Real estate: il fattore sociale nella rigenerazione urbana

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Il 60% della ricchezza totale delle famiglie italiane, quantificata in 10.450 miliardi di euro da Banca d’Italia è rappresentata da asset reali, per lo più abitazioni, immobili e terreni. Se da un lato si è abituati a parlare di sostenibilità, che in ambito edilizio si lega ai temi dell’efficienza energetica e all’uso dei materiali, dall’altro si è poco propensi a considerare anche la dimensione sociale in questo tipo di progetti. Negli ultimi anni sembra che questa tendenza si stia invertendo e quello che fino a qualche anno fa veniva considerato un costo in più da gestire e quasi un problema per il costruttore, sta diventando invece un mezzo per creare valore e allo stesso tempo creare un’opportunità per chi decide di investire in questo asset. Portando alcuni esempi, presenti e futuri, di progetti di rigenerazione urbana, per esempio H-Farm o il Mind – Milano Innovation District (nato nell’ex area Expo 2015), Filippo Addarii, co-founder e managing partner di PlusValue, ospite del nuovo forum digitale organizzato da We Wealth «Il fattore “S”: le nuove leve dell’universo ESG», ha spiegato perché puntare sul capitale sociale può rappresentare la chiave di volta per avere successo nel settore immobiliare italiano.

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