Passaggio generazionale, importante non trascurare l’aspetto emotivo

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Nella gestione del passaggio generazionale le imprese familiari vanno considerate delle imprese “normali”, ma il coinvolgimento delle nuove generazioni fa emergere degli aspetti emozionali che non bisogna sottovalutare. Claudio Giordano, partner dello Studio Legale Nunziante Magrone, spiega come intervenire e quali professionisti coinvolgere.

Imprese familiari, nella gestione della fiscalità vanno considerate imprese ‘normali’?

“Le imprese familiari sono certamente delle imprese normali, ma hanno delle peculiarità completamente diverse dalle imprese di radice non familiare o già istituzionalizzate. Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è che abbiamo un set di norme pensato ad hoc dal legislatore. Si tratta di norme parziali, non complete, che non forniscono un sistema organico, ma che sono applicate specificamente alle problematiche del passaggio generazionale delle aziende familiari. L’altro aspetto è che il passaggio generazionale o la pianificazione di un passaggio generazionale devono tenere conto dell’aspetto emozionale, quindi del fatto che l’imprenditore pensa e guarda la propria azienda come al proprio figlio prediletto, e che il coinvolgimento delle nuove generazioni fa emergere degli aspetti emozionali e di relazione interna tra i vari membri della famiglia. Ecco perché proponiamo sempre ai nostri clienti di creare un team che segua l’imprenditore, come esperti tributaristi o di diritto societario, o altri professionisti come i notai o i dottori commercialisti. Inoltre, proponiamo il coinvolgimento di psicologi del lavoro che siano in grado di capire come si sono sviluppate le dinamiche interrelazionali all’interno della famiglia per meglio pianificare il passaggio”.

Come favorire il passaggio generazionale? Quali strumenti abbiamo a disposizione?

“Un aspetto principale di cui non si tiene conto e che spesso non possiamo considerare, è che si interviene troppo tardi. Si pianifica pensando in tempo e attivando anche dei processi di formazione. Non ci sono soltanto tematiche giuridiche o tributarie, ma anche di expertise. Bisogna considerare se è il momento di introdurre un manager professionista dall’esterno o rivolgersi a degli investitori per un intervento di capitale o che può convertirsi in capitale all’esterno. C’è poi l’utilizzo di strumenti che si conoscono, come il patto di famiglia, o che consentono di fare una trasmissione libera da imposte dirette e di successione. Bisogna dire però che il panorama della nostra normativa purtroppo non è completo, ci sono delle problematiche ancora aperte, quindi il nostro lavoro è quello di renderlo più fluido ed efficiente, nonostante qualche ostacolo”.

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