ANote Music: un “palcoscenico” per gli investimenti musicali

20 MIN
You Advisor

Prenditi cura del tuo patrimonio

Raccontaci i tuoi bisogni e ti mettiamo in contatto gratuitamente con l’Advisor giusto per te.

Oggi diversificare il portafoglio può voler dire “aprirsi” a una nuova asset class che, anno dopo anno, sta aumentando il proprio potenziale di rendimento: la musica. Secondo le stime dell’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) solo nel 2021 il mercato discografico ha registrato una crescita del 18,5% accelerata anche dallo streaming e dalle nuove modalità di fruizione offerte dalle piattaforme digitali. Cresceranno le opportunità di investimento, anche per i semplici appassionati, così come crescerà il valore delle royalties musicali che non sembrano essere correlate alla maggior parte dei risk factors tipici, invece, del mercato finanziario e che per questa ragione non vengono influenzate, per esempio, da andamento dei tassi di interesse o squilibri geopolitici. Ma come funziona, nel dettaglio, il meccanismo di investimento? E chi è l’investitore tipo che si avvicina a questa asset class alternativa? Lo abbiamo chiesto a Marzio Schena, CEO di ANote Music, il primo marketplace di royalties musicali nato quasi da una scommessa e oggi al suo quarto anno di attività.

Caro lettore, per continuare ad informarti con i nostri contenuti esclusivi accedi o registrati!

Accedi Registrati

Scopri altri video simili

You Advisor

Prenditi cura del tuo patrimonio

Raccontaci i tuoi bisogni e ti mettiamo in contatto gratuitamente con l’Advisor giusto per te.

Cosa vorresti fare?