Il private debt al servizio della sostenibilità

3 MIN

Coniugano flessibilità, convenienza e rispetto della normativa. Sono i “sustainability linked bond” che si candidano a giocare un ruolo di primaria importanza nel percorso di crescita sostenibile delle small e mid cap. Gli esperti di Sella Investment Banking ci spiegano perché

In un contesto economico caratterizzato da un inasprimento delle condizioni di accesso al capitale, il ricorso da parte delle aziende agli strumenti di private debt cresce sempre di più e lo fa nel senso della sostenibilità. Secondo i dati della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), infatti, le emissioni globali di bond legati a obiettivi di sostenibilità hanno raggiunto i 224 miliardi di euro nel primo semestre del 2023, in aumento del 107% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Europa risulta essere la più virtuosa con emissioni obbligazionarie pari a oltre 127 miliardi di euro, circa il 56% del totale globale. Anche l’Italia sta giocando un ruolo da protagonista, posizionandosi al quarto posto tra i paesi europei, con emissioni nella prima metà del 2023 per 3,7 miliardi di euro, in aumento del 60% rispetto al primo semestre del 2022.

A sostenere il trend di crescita del mercato degli strumenti obbligazionari sostenibili, e in particolare di quello dei sustainability linked bond, sono una serie di fattori, tra cui spiccano la crescente attenzione degli investitori ai temi della sostenibilità, l’incremento delle normative in materia di finanza sostenibile e la crescente disponibilità di strumenti finanziari dedicati. Graziano Novello, Head of Private Debt di Sella Investment Banking, ne analizza caratteristiche, funzionamento e potenzialità per le aziende italiane.

Uno strumento obbligazionario flessibile al servizio della sostenibilità…

I sustainability-linked bonds sono prestiti obbligazionari legati alle performance di sostenibilità dell’emittente, con caratteristiche che possono mutare a seconda del raggiungimento o meno di specifici obiettivi. Il grado di raggiungimento di questi ultimi viene determinato secondo specifici key performance indicators (kpi) e può determinare per l’emittente un beneficio o una penalizzazione rispetto alle condizioni di finanziamento. “A differenza di altri strumenti obbligazionari sostenibili come i Green Bonds – precisa Novello – la cui emissione è destinata a finanziare specifici progetti i cui impatti positivi si riverberano sulla sola componente ambientale, i sustainability linked bond si caratterizzano per una maggiore flessibilità. Il prestito, infatti, è destinato al finanziamento dell’attività dell’emittente che si impegna a conseguire, grazie agli investimenti supportati con tali strumenti, degli obiettivi di sostenibilità che abbracciano anche tematiche sociali e di governance, e a misurare la performance delle operazioni sulla base dei kpi individuati precedentemente all’emissione”.

…con un mercato dalle ampie prospettive di crescita

Secondo i dati di una recente ricerca condotta da Cerved Rating Agency in collaborazione con Sella Investment Banking, in Italia sono oltre 500 le aziende con capitalizzazione compresa tra i 30 e i 500 milioni di euro e con un rating “investment grade” e business che rientrano nei settori ricompresi nei criteri della tassonomia green previsti dalla normativa Europea. “Il potenziale di emissioni obbligazionarie di queste aziende – commenta Novello – supera gli 11 miliardi di euro e costituisce un’importante forma di accesso alternativo al capitale per le pmi italiane che intendono intraprendere un percorso di crescita e contemporaneamente apportare valore sotto il profilo della sostenibilità”.

Non è solo questo il motivo per cui i sustainability linked bond possono risultare particolarmente attrattivi per le aziende. “Nel novembre 2022, è stata infatti approvata una Direttiva europea che stabilisce nuovi principi sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese, la Corporate Sustainability Reporting Directive, che aggiornerà la normativa in materia di report di sostenibilità. L’obiettivo è proprio quello di migliorare il Reporting di Sostenibilità, in modo tale da aumentare la trasparenza in ambito ambientale, sociale e di governance, rafforzando quindi l’impronta sostenibile dell’economia e del mercato europeo. Tra il 2024 e il 2028 le aziende, dalle grandi alle piccole taglie di capitalizzazione, saranno progressivamente assoggettate alla normativa europea: anticipare l’instaurazione di tali processi e abituarsi ad essi può risultare per loro una scelta lungimirante”.

Come funziona l’emissione di un sustainability linked bond di Sella Investment Banking

Conosciute le  peculiarità e i vantaggi di questi strumenti, occorre comprendere il processo con cui Sella Investment Banking emette un sustainability linked bond. “Tale procedimento – spiega Novello – consta di fasi successive: nella prima vengono definiti i kpi con un rilevante impatto in termini Esg che devono essere misurabili e quantificabili, dal momento che sulla base di essi è collegata la potenziale riduzione del tasso di interesse corrisposto dall’emittente. In questo processo ci avvaliamo del supporto di Cerved Rating Agency, ai fini del rilascio di una second party opinion in cui si valuta la significatività dei kpi scelti e la coerenza con i principi dell’ICMA”.

Nella seconda fase, il team Private Debt di Sella Investment Banking supporta gli emittenti nell’identificazione dei target da conseguire inseriti all’interno di un documento, il cosiddetto “master framework”, ossia quali miglioramenti effettivi in termini di sostenibilità l’azienda dovrà realizzare grazie alla propria attività e che dovranno essere valutati alla luce dei kpi identificati nella fase precedente.

Successivamente all’emissione del sustainability linked bond, si avvia la terza fase dedicata alla valutazione del raggiungimento dei target individuati. “In questa operazione, al fine di rispettare le linee guida dell’ICMA, ci affidiamo a un partner indipendente che certifichi il raggiungimento o meno dei kpi selezionati precedentemente. La terzietà della valutazione rappresenta, peraltro, un importante elemento di trasparenza e verifica in caso di quotazione del titolo di debito ESG in Borsa Italiana e, in generale, per gli investitori essendo il rendimento del sustainability linked bond collegato al raggiungimento di kpi ESG. Per questo abbiamo voluto affidarci a un partner di primario standing come Deloitte. Il percorso virtuoso che le aziende emittenti decidono di intraprendere e del quale vogliamo essere loro partner non si esaurisce con il mero raggiungimento di uno o più kpi, ma deve consistere in un progresso in termini ESG strutturale e tangibile”.

In conclusione

La sostenibilità è un tema fondamentale per le aziende di qualsiasi dimensione ed è destinato ad impattarne sempre più l’attività nel prossimo futuro. “L’obiettivo di Sella Investment Banking – spiega Novello – è quello di diventare un vero e proprio partner per quelle imprese che decidono di intraprendere un percorso di crescita sostenibile, che le renda sempre più consapevoli rispetto al perseguimento di obiettivi ESG e, conseguentemente, all’impatto ambientale o sociale positivo generato dalla loro attività di business. Grazie al processo di emissione che abbiamo varato, vogliamo supportare i nostri clienti mettendo a loro disposizione non solo lo strumento finanziario, ma soprattutto le competenze e il network professionale necessario per avviare un percorso di sensibilizzazione e ricerca di un impatto positivo, in ottemperanza ai più recenti obblighi normativi in materia di sostenibilità”.

Continua a leggere:

Vuoi saperne di più sulle soluzioni e sulle opportunità migliori per te legate al tema sostenibilità?

Puoi richiedere gratuitamente un incontro con un consulente esperto per avere una risposta a tutte le tue esigenze di gestione e di protezione del tuo patrimonio e del tuo futuro.

Articoli correlati