La caduta simultanea di azioni e bond, nel 2022, ha reso evidente la necessità di realizzare una diversificazione di portafoglio più ampia: accanto ai mercati quotati, meritano di trovare spazio anche asset alternativi e illiquidi, caratterizzati da un profilo di rischio e rendimento differente, decorrelato alle classi di attivo tradizionali. Quali prospettive si aprono per i mercati privati? Quali segmenti privilegiare, tra private equity, private debt, venture capital, real estate e infrastrutture? Come orientarsi alla luce delle novità sul piano regolamentare?
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