Nel tardo autunno le aziende italiane potranno accedere a un secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, cui saranno destinati 500 milioni di euro di nuove risorse
Podestà: “A livello nazionale resta attiva la Sabatini, che va ad abbattere il tasso d’interesse dei finanziamenti bancari per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature”
La crisi energetica alimenta la sete di liquidità delle piccole e medie imprese italiane, alla ricerca di misure alternative non solo per rispondere ai rincari ma anche al loro innato desiderio di innovazione. Ecco la mappa aggiornata dei principali strumenti di finanza agevolata disponibili oggi realizzata da We Wealth in collaborazione con Giulia Podestà, referente del team credito e finanza agevolata di Assolombarda Servizi – Società Benefit.
Accordi per l’innovazione (anche per l’automotive)
“Gli incentivi per le imprese vivono una continua trasformazione”, spiega Podestà. “A livello nazionale, ma anche a livello di Regione Lombardia, ci sono una serie di bandi ai blocchi di partenza. In particolare, due relativi a grandi progetti di ricerca innovativi, di cui uno già attivo”. Come annunciato in una nota diffusa dal ministero dello Sviluppo economico a fine settembre, nel tardo autunno le aziende italiane potranno accedere innanzitutto a un secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, cui saranno destinati 500 milioni di euro di nuove risorse a valere sul Fondo nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Si tratta di un bando generale che finanzia più o meno in tutti gli ambiti (dalle scienze della vita alla digitalizzazione, dall’agricoltura all’energia pulita) grandi progetti di ricerca e sviluppo che prevedano spese e costi non inferiori ai 5 milioni di euro”, racconta l’esperta. Le agevolazioni consistono in contributi diretti alla spesa o in eventuali finanziamenti agevolati. Nel primo caso, non possono superare il 50% dei costi per la ricerca industriale e il 25% dei costi per lo sviluppo sperimentale. Nel secondo caso, quello dei finanziamenti agevolati, possono essere concessi nel limite del 20% del totale dei costi del progetto. Se si tratta di progetti che prevedono più co-proponenti (almeno un’impresa e un organismo di ricerca), ogni soggetto può ottenere una maggiorazione del contributo diretto fino al 10% per pmi e organismi di ricerca e fino al 5% per le grandi imprese.
“C’è poi il bando Accordi per l’innovazione – settore automotive, specificatamente volto al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico per favorire transizione verde, ricerca e investimenti nella filiera del settore automotive”, continua Podestà. “In questo caso, sono stati stanziati 225 milioni di euro ulteriori”. Nel dettaglio, i progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate in Italia, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori ai 5 milioni di euro, essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e avere una durata non inferiore ai 18 mesi e non superiore ai 36 mesi. Possono essere presentati anche in questo caso in forma congiunta per un massimo di cinque soggetti proponenti. Le spese ammissibili devono riguardare il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, i servizi di consulenza, le spese generali (calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili) e i materiali utili alla realizzazione del progetto. Quanto alle agevolazioni concedibili, invece, rispettano quanto precedentemente delineato in merito agli Accordi per l’innovazione. Lo sportello per la presentazione delle domande aprirà in questo caso il 29 novembre 2022.
Gli incentivi in arrivo per le pmi lombarde
“A livello nazionale, per chi avesse ambizioni più limitate ma comunque interessanti resta attiva la Sabatini, che va ad abbattere il tasso d’interesse dei finanziamenti bancari per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nella forma di contributo a fondo perduto. Ma uscirà anche una nuova versione, la Sabatini Green, per la quale si parla di un abbattimento del tasso d’interesse corrispondente al 10% del costo del macchinario per tutti gli investimenti con un impatto green”, interviene Podestà. A livello di Regione Lombardia, invece, si segnalano altri tre bandi (attivi o in uscita). Il primo, definito Bando investimenti per la ripresa 2022 – Linea efficienza energetica del processo produttivo, finanzia investimenti per l’efficientamento energetico del sito produttivo e del ciclo produttivo per un ammontare minimo di 15mila euro e avviati non prima del 26 aprile 2022. “Le spese ammissibili riguardano per esempio l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili, l’acquisto e l’installazione di apparecchi Led a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale o le spese tecniche di consulenza per la messa a terra dell’intervento”, spiega l’esperta. “Questi interventi possono fruire di un contributo a fondo perduto fino al 50% dei costi e per un massimo di 50mila euro totali. È un bando estremamente interessante che ha aperto il 25 ottobre. In caso di interesse, bisogna affrettarsi, perché occorre anche rivolgersi a un tecnico iscritto al relativo albo che vada ad attestare l’effettivo efficientamento energetico prodotto”.
La seconda alternativa (definita Ricerca e innova) riguarda sempre le piccole e medie imprese lombarde e – stando a quanto anticipato da Podestà – sostiene la ricerca industriale, lo sviluppo industriale e l’innovazione per chi desideri realizzare un’innovazione di prodotto, processo o servizio. “Sarà una linea che attuerà un’agevolazione che complessivamente coprirà il totale dell’investimento, composta da un contributo a fondo perduto nell’ordine del 40% e da un finanziamento agevolato a tasso zero nell’ordine del 70%”, precisa l’esperta. L’ultima linea da segnalare è quella di Credito adesso evolution, che finanzia il fabbisogno di capitale circolante concedendo finanziamenti abbinati a contributi in conto interessi. Dato l’interesse per la misura, in questo momento lo sportello è stato momentaneamente chiuso per esaurimento delle risorse disponibili. Al momento della riapertura, potranno accedervi le imprese, anche artigiane, con un massimo di 3mila dipendenti e operative da almeno 24 mesi in Lombardia. “Se si accederà tramite banche convenzionate con la Regione Lombardia, si potrà ottenere un finanziamento con l’abbattimento del tasso d’interesse, riconosciuto sottoforma di contributo a fondo perduto direttamente sul proprio conto corrente”, racconta Podestà. Poi conclude: “È una linea di grande interesse per le aziende, vista la recrudescenza dei tassi d’interesse”.