Ania: crollo delle polizze vita: -20% rispetto al 2020

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Secondo l’ultimo aggiornamento redatto dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) a gennaio 2021 si è registrato un crollo nella produzione vita del 20%, rispetto al primo mese del 2020

La sola attività svolta dalle imprese italiane ed extra Ue, nel mese di gennaio ha fatto registrare un volume sui nuovi premi delle polizze di ramo I pari a 4,3 miliardi

I nuovi contratti Pir sono arrivati a solo 11 milioni. Somma più che dimezzati rispetto allo stesso mese del 2020

Crollo della produzione vita a gennaio 2020. Secondo l’ultima analisi pubblicata dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), a inizio anno si è dunque registrato un crollo nella produzione vita del 20%, rispetto al primo mese del 2020, quando la raccolta era stata particolarmente elevata e aveva superato quota 8 miliardi di euro (+24,5%). Spostando il focus sui nuovi premi vita del campione delle imprese Ue, si scopre come questi sono aumentati del 3,3% (0,9 miliardi) rispetto a gennaio 2020. E i nuovi affari vita nel mese sono stati complessivamente pari a 7,4 miliardi, il 17,7% in meno rispetto al primo mese dell’anno precedente.

I rami

L’analisi evidenzia anche come la sola attività svolta dalle imprese italiane ed extra Ue, nel mese di gennaio ha fatto registrare un volume sui nuovi premi delle polizze di ramo I pari a 4,3 miliardi di euro, il 67% dell’intera produzione vita. Quota che dopo aver registrato un periodo di “calma” a dicembre ha registrato una contrazione del 20% rispetto all’anno prima.

In calo anche la raccolta delle nuove polizze di ramo V, che nel mese di gennaio hanno registrato un ammontare pari a 57 milioni, l’1% dell’intera nuova produzione vita, in calo del 76,5% rispetto a gennaio 2020, quando era stato raccolto un ammontare di nuovi premi superiore ai 240 milioni, il dato più alto del triennio 2018-2020).

La restante quota del volume di nuovi affari vita ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III, con un volume di premi pari a 2,1 miliardi. Valore in calo, dopo sei mesi consecutivi di risultati positivi, del 13,6% rispetto a gennaio 2020.

I pir

Se poi si sposta l’attenzione sulle diverse tipologie di prodotti commercializzati, si scopre come i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali sono stati pari a 146 milioni, in aumento del 17,8% rispetto a gennaio 2020 (l’incremento mensile più alto dell’ultimo triennio), mentre quelli attinenti a forme di puro rischio sono ammontati a 47 milioni (-30,0%). I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i Pir, sono arrivati nel mese di gennaio a 3,1 miliardi, di cui 2 riguardanti il ramo I e il restante al ramo III, in calo dell’8,8% rispetto a quanto collocato nello stesso mese del 2020. E infine il report sottolinea come nel mese di gennaio sono stati intermediati, per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, nuovi contratti Pir per un ammontare di 11 milioni. Somma più che dimezzati rispetto allo stesso mese del 2020.

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