Gli attuali impegni sul clima consentirebbero di raggiungere appena il 20% delle riduzioni delle emissioni entro il 2030 necessarie al raggiungimento dell’obiettivo dello zero netto entro il 2050
Solo 6 dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono sulla buona strada per essere messi a segno nei prossimi nove anni. L’sdg 13 (lotta al cambiamento climatico) ottiene un punteggio di appena 3 su 10
Stando al rapporto, inoltre, l’investimento “extra” per raggiungere lo zero netto entro il 2050 è meno oneroso di quanto potrebbe sembrare. Oltre il 40% delle riduzioni delle emissioni richieste proverrebbe da misure che si alimentano da sole, come l’installazione di impianti eolici e solari o il contenimento delle perdite di gas. Inoltre, tali investimenti creerebbero anche importanti opportunità economiche. Si parla di un mercato per turbine eoliche, pannelli solari, batterie agli ioni di litio, elettrolizzatori e celle a combustibile per oltre 1.000 miliardi di dollari l’anno entro il 2050, una dimensione pari all’attuale mercato del petrolio.
“Esiste il rischio incombente di ulteriori turbolenze per i mercati energetici globali”, continua Birol. “Non stiamo investendo abbastanza per soddisfare il fabbisogno energetico futuro e le incertezze stanno preparando il terreno per un periodo di volatilità. Il modo per affrontare questa discrepanza è chiaro: un forte impulso agli investimenti nell’energia pulita, in tutte le tecnologie e in tutti i mercati. Ma deve avvenire in fretta”, conclude l’esperto.
Un recente studio di M&G Investment, dal titolo “The sdg reckoning”, ha rivelato inoltre come soltanto sei dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile siano sulla buona strada per essere raggiunti entro il 2030. A registrare un miglioramento significativo nel 2020 ne sono in particolare quattro: sdg 6 (acqua pulita e servizi igienico-sanitari), sdg 9 (imprese, innovazione e infrastrutture), sdg 11 (città e comunità sostenibili) e sdg 13 (lotta contro il cambiamento climatico). Tre in campo sociale rilevano invece un peggioramento: sdg 1 (sconfiggere la povertà), sdg 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e sdg 10 (ridurre le disuguaglianze). Ma, in questo contesto, proprio l’sdg 13 (lotta al cambiamento climatico) ottiene un punteggio di appena 3 su 10 su una scala che misura il progresso delle promesse su una ripresa sostenibile.
“Il raggiungimento degli sdg è una responsabilità collettiva nella quale governi, imprese, organizzazioni non governative, investitori e cittadini giocano tutti un ruolo essenziale”, interviene Ben Constable-Maxwell, head of impact investing di M&G. “Un approccio tempestivo e collaborativo sarà cruciale per realizzare i passi avanti necessari nelle aree chiave. È una sfida ardua, ma non impossibile se si agisce subito. Dobbiamo aumentare la pressione sia sulle imprese, affinché dichiarino i loro impatti nel mondo reale, sia sugli investitori perché adottino approcci orientati all’impatto”.