Le obbligazioni verdi, sociali e di sostenibilità rappresentano un mercato da mille miliardi di dollari e in rapida crescita
Attenzione: con la crescita di questi strumenti aumenta anche il rischio di abusi, con obbligazioni che sono “sociali” solo nel nome
Le emissioni societarie dominano il mercato oggi, anche se sempre più titoli sovrani mostrano interesse, in particolare in Europa. “Riteniamo che l’aumento delle emissioni sovrane (ora solo il 6% del mercato), potrebbe incentivare anche un aumento delle emissioni societarie. Inoltre, l’attenzione al cambiamento climatico e alle questioni sociali potrebbe portare al mercato soluzioni ancora più sostenibili”.
Portafoglio ordini più ampio e spread più stretti
Perché emettere obbligazioni etichettate? Ebbene, risulta che gli investitori sembrano preoccuparsi sempre di più di un’etichetta, in particolare quando le etichette sono “verdi”, “sociali”, “sostenibili” e “legate alla sostenibilità”. Ma perché un emittente dovrebbe prendere in considerazione un’obbligazione etichettata, visti i potenziali costi aggiuntivi per identificare, monitorare e riferire sull’utilizzo dei proventi? “Le obbligazioni etichettate possono essere positive per il marketing e mettere in risalto la leadership su questioni ambientali e/o sociali, ma vediamo altri vantaggi tangibili”, spiegano gli analisti di BofA. “In primo luogo, attirano un pubblico di investitori più ampio (e in crescita) rispetto alle obbligazioni tradizionali su tutti i mercati e sono idonee per un numero più ampio di indici (compresi quelli che stanno guadagnando popolarità). Inoltre, vediamo segnali forti che le obbligazioni verdi/etichettate abbiano un portafoglio ordini più ampio e spread più stretti, riducendo potenzialmente i costi del debito. La nostra analisi suggerisce che la volatilità potrebbe anche essere inferiore per le obbligazioni etichettate rispetto ai peer”.
Dove si sta andando?
Cosa rende un’obbligazione verde, sociale o sostenibile? Chi emette obbligazioni etichettate e dove? Come vengono normalmente utilizzati i proventi? La Bce sta acquistando obbligazioni verdi? Il report di BofA cerca di dare risposta a tutti questi quesiti. Il valore nominale di obbligazioni verdi, sociali e di sostenibilità in circolazione è di oltre mille miliardi di dollari e si prevede che tale cifra aumenterà notevolmente nei prossimi anni, poiché i paesi e le aziende affrontano con maggiore attenzione le questioni sociali e legate al clima. “Ci riferiamo a questi bond collettivamente come obbligazioni “etichettate”. Stimiamo che attualmente vi siano 780 miliardi di dollari in obbligazioni verdi in circolazione, 110 miliardi di dollari in obbligazioni sociali e 115 miliardi di dollari in obbligazioni sostenibili sulla base delle informazioni fornite da Bloomberg”.
Il rischio di “social washing”
Con la crescita di questi strumenti aumenta anche il rischio di abusi, con obbligazioni che sono “sociali” solo nel nome. L’Icma (International capital market association), a giugno ha provveduto ad aggiornare i Social bond principles (Sbp), le regole considerate lo standard internazionale di questi strumenti. Accettarle, però, non è obbligatorio. “L’aderenza ai principi Sbp è generalmente considerata un segno di credibilità e integrità del mercato, data la maggiore trasparenza e le pratiche di divulgazione standardizzate”, sottolineano da BofA. Tuttavia, le linee guida sono volontarie e diversamente dalle obbligazioni verdi (dove circa l’80-90% delle emissioni sono allineate ai Green bond principles) un certo numero di istituzioni ha emesso obbligazioni auto-etichettate come sociali o contro il covid-19 che però non sono allineate con gli standard dell’Icma. Alcuni paesi, in particolare la Cina, hanno i propri standard di obbligazioni verdi, sebbene alcuni emittenti domiciliati nel paese scelgano di seguire le regole Icma. Quelli che non lo fanno non vedranno le loro obbligazioni etichettate incluse in alcuni database di Bloomberg o all’interno della Climate bonds initiative, ad esempio.
Una promessa basata sulla reputazione
È importante notare che le linee guida e i principi di Icma sono volontari, non sono un patto o un requisito legalmente vincolante, ma gli investitori europei e varie fonti di dati (incluso Bloomberg) in genere non includeranno un’obbligazione come ‘verde’, ecc. senza adesione a questi principi. L’adesione rappresenta una promessa di conformità basata sulla reputazione. “Non siamo a conoscenza di situazioni in cui le obbligazioni verdi sono diventate ‘non verdi’”, assicurano da BofA.
La sostenibilità è sempre più urgente
Le obbligazioni verdi, le obbligazioni sociali e le obbligazioni di sostenibilità richiamano l’attenzione sugli sforzi relativi al cambiamento da parte di aziende, agenzie e paesi. Le obbligazioni etichettate non sono un espediente di marketing: gli investitori si aspettano ulteriori informazioni sulla selezione di progetti specifici, sul monitoraggio regolare e sui rapporti sull’impatto in corso dopo l’emissione. Ciò significa un maggiore controllo degli emittenti e delle emissioni, il che pone un onere aggiuntivo sugli emittenti.
“Ci aspettiamo varie iterazioni della finanza sostenibile poiché l’asset class attrae nuovi aderenti e la sostenibilità stessa diventa più urgente. Ci stiamo già chiedendo se terminologie come “verde” e “sociale” potrebbero convergere sotto un più ampio ombrello di sostenibilità, o se l’uso dei proventi obbligazionari potrebbe essere incluso man mano che gli emittenti diventeranno più sostenibili a livello organizzativo. Stiamo già sentendo gli investitori fare riferimento a obbligazioni verdi o obbligazioni di sostenibilità quando in realtà intendono l’intera asset class che include obbligazioni verdi, sociali e sostenibili”, concludono gli esperti.