Imprese sostenibili: qual è il vero ruolo della finanza?

La “e” di environment dell'acronimo esg rappresenta oggi la componente sulla quale gli imprenditori iniziano a intravedere maggiormente un termine di raccordo tra costi e benefici
Alfonso Del Giudice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: “i piccoli imprenditori non posseggono un'elevata cultura finanziaria, ma è legata fondamentalmente al rapporto con la banca”
Anna Maria Roscio di Intesa Sanpaolo: “Le pmi devono imparare a valutare il proprio grado di sostenibilità anche con strumenti di self-assessment”
Come accompagnare le pmi verso un cambiamento culturale
Sul versante opposto Anna Maria Roscio, executive director sales&marketing imprese di Intesa Sanpaolo, che spiega come l'istituto non metta a disposizione delle piccole e medie imprese “solo mero credito”, ma le accompagni verso un “cambiamento culturale propedeutico alla crescita in generale e alla crescita sostenibile in particolare”. “Nessuna banca – spiega – oggi ha ancora un rating esg, ma è un passaggio verso il quale tutti gli istituti sono orientati. Noi abbiamo fatto passi importanti in questo senso introducendo nel questionario qualitativo le politiche ambientali, gli investimenti sul capitale umano e sulla tutela assicurativa dei dipendenti. Ma riteniamo anche che le pmi abbiano bisogno di un supporto culturale. Abbiamo specialisti formati in tal senso e ci avvaliamo di partnership esterne, perché le aziende devono imparare a valutare il proprio grado di sostenibilità anche con strumenti di self-assessment”. Secondo Roscio, inoltre, le pmi che investono nella propria sostenibilità e nei fattori di miglioramento esg sono “oggettivamente più produttive e rappresentano un nuovo modello per la crescita e lo sviluppo della nostra economia, di cui sono la spina dorsale”.
