Il Forum per la finanza sostenibile auspica un impegno del governo nell’impiego della tassonomia europea delle attività eco-compatibili con l’obiettivo di identificare i settori su cui intervenire per il raggiungimento degli obiettivi green comunitari
Promossa anche l’emissione di green bond sovrani e regionali per raccogliere risorse da dedicare a progetti chiave nella transizione verde
La Penisola continua il suo cammino green: tra le metropoli, caratterizzate tendenzialmente da un andamento lento nelle performance ambientali legato specialmente a smog, trasporti e gestione idrica, Milano si posiziona 29esima
- Impiegare la tassonomia europea delle attività eco-compatibili con l’obiettivo di identificare i settori su cui intervenire per il raggiungimento degli obiettivi green comunitari, dando priorità alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico. Tra questi, l’area del trasporto elettrico e della smart mobility, le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico, l’edilizia eco-compatibile e il social housing, l’agro-forestale e la filiera alimentare sostenibili, e l’innovazione circolare delle aree urbane e dell’industria
- Promuovere strumenti di finanza sostenibile che favoriscano lo spostamento degli investimenti dai combustibili fossili all’energia rinnovabile
- Allineare gli strumenti di finanza pubblica ai benchmark climatici, a favore del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi
- Emettere green bond sovrani e regionali in modo tale da raccogliere le risorse necessarie a sostenere progetti finalizzati alla transizione verde
- Emettere social, sustainability e transition bond sovrani e regionali per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, rafforzare l’inclusività del sistema scolastico, abbattere il digital divide e rilanciare l’occupazione, con un occhio verso i giovani e le donne
- Modificare i vincoli di bilancio e i limiti di indebitamento per l’emissione green e i social bond sovrani e regionali che, secondo l’associazione, potrebbero risultare “utili anche a migliorare la qualità del debito”
- Incoraggiare l’erogazione di linee di credito vincolate a obiettivi di sostenibilità
- Sostenere l’impact investing, volto a favorire non solo risvolti socio-ambientali positivi ma anche un “ritorno adeguato del capitale investito”
Il cambiamento green della Penisola: Trento in testa
Intanto, il Paese continua il suo cammino per rendere le proprie città più moderne, sostenibili e sicure. Stando al report Ecosistema urbano 2020 realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, Trento e Mantova mantengono il primo e il secondo posto del podio in termini di performance ambientali, seguite da Pordenone che scavalca Bolzano scivolata al quarto posto. Tra le metropoli, caratterizzate tendenzialmente da un andamento lento nelle performance ambientali legato specialmente a smog, trasporti e gestione idrica, Milano conferma il suo cammino positivo e si posiziona 29esima, sempre più focalizzata sulla vivibilità urbana.
Sulla stessa linea d’onda anche Mirko Laurenti, responsabile di Ecosistema urbano, secondo il quale la sfida del presente è “pianificare gli interventi dandogli continuità”, adeguandosi anche ai buoni esempi delle altre città europee. È necessario, conclude, “far sì che il governo istituisca finalmente una cabina di regia per le città e, utilizzando con criterio il Recovery fund europeo, sostenga e spinga i sindaci affinché imbocchino con decisione la strada della sostenibilità, dando gambe a quei progetti che rappresentano l’unica via per stare al passo con l’Europa e il resto del mondo, guardando con fiducia a un futuro più sostenibile, condiviso e salubre”.