Stando ai dati raccolti nel nuovo Barometro sulla gender equality, l’80% degli sfollati a causa del climate change sono donne e, queste ultime, hanno 14 volte più probabilità di perdere la vita durante i disastri ambientali
Goitini: “Perché le donne scelgono gli investimenti esg? Solo perché ci credono fortemente? Sì, ma anche perché li considerano più user friendly rispetto alla finanza tradizionale. Dobbiamo fare attenzione a questo divario”
In questo contesto, aggiunge Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale di Banca d’Italia, la questione dell’educazione finanziaria è un tema rilevante da diversi punti di vista. “Le donne non hanno abbastanza fiducia in sé stesse quando si parla di investimenti. Studi di Bankitalia, inoltre, dimostrano come la maggior parte delle volte investono per la stabilità della loro famiglia o per la crescita dei propri figli ma non per il proprio benessere. Abbiamo bisogno che le donne prendano più decisioni da sole. E, a tal fine, abbiamo creato uno specifico dipartimento in Bankitalia sull’educazione finanziaria, lavorando in primis con gli insegnanti. Quando le donne sono in grado di fare questo tipo di scelte, partecipano anche di più alla vita democratica”, conclude Perrazzelli.
E anche le banche possono giocare la propria parte. “La sostenibilità è realmente parte del core business di Bnp Paribas. Fa parte della nostra strategia aziendale e, secondo me, questo è il miglior modo di affrontare queste tematiche. Dobbiamo condividere una cultura esg prima al nostro interno e poi fuori, tra i nostri clienti”, interviene Goitini. A intervenire sul tema, infine, anche Odile Renaud-Basso, presidente dell’European bank of reconstruction and development (Ebrd). “Crediamo che affrontare la questione di genere sia indispensabile per uno sviluppo economico sostenibile. È importante parlare con le autorità. Ma anche ricordarsi che le donne saranno non solo le principali vittime del climate change ma anche i principali player del cambiamento. Per questo, prevediamo delle strutture e dei progetti di formazione specifici proprio per la componente femminile della popolazione. Affinché facciano sentire la propria voce, anche quando si parla di climate change”.