Il piano 2021-2024 della Compagnia di San Paolo è improntato alla sostenibilità, alla digitalizzazione e al green. Segue le direttrici dell’agenda Onu 2030 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, le linee ispiratrici del Next Generation Eu e il Green deal Ue
L’obiettivo del piano è quello di generare un impatto sul territorio del Nord Ovest di almeno due miliardi di euro a partire dai 500 milioni di erogazioni previsti per il quadriennio
La compagnia vanta una struttura aperta per la gestione di fondi filantropici. Il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie della Compagnia di Sanpaolo è di 6,7 miliardi di euro
Alberto Anfossi, segretario generale della fondazione, sottolinea che «la crisi ha visto un aumento della domanda di sostegno da più fasce sociali». Per questo ora più che mai è importante «l’efficacia, lo sforzo sistemico». Superando la logica del solo impatto erogativo, bisogna prendere «impegni precisi» con «obiettivi misurabili in termini di efficacia» per conseguire «resilienza, coesione, transizione». La compagnia vanta una struttura aperta per la gestione di fondi filantropici. Il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie della Compagnia di Sanpaolo è di 6,7 miliardi di euro (nel 2019 era di 7,2 miliardi). Nell’ambito del piano 2021-2024, la Compagnia adotterà una «politica di investimento responsabile», applicando i criteri esg (environmental, social and governance) agli investimenti.
«Con la Compagnia di San Paolo abbiamo una comunanza di interessi sulle prospettive di medio-lungo termine, che va al di là dell’ammontare significativo di dividendi che abbiamo distribuito in questi anni e torneremo a distribuire appena la Bce allenterà le sue regole rigide varate in questa fase della pandemia», afferma il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenendo con un videomessaggio durante la presentazione del documento programmatico.
Secondo l’ad, «la Compagnia rappresenta un esempio di buona gestione e di buon investimento delle risorse finanziarie». La pandemia ha determinato una contrazione del Pil nel 2020 tra il 9-10% e con prospettive di recupero tra il 3-5% nel corso del 2021, e ha certamente determinato un forte incremento delle fragilità, delle disuguaglianze, della povertà, aree nelle quali la Compagnia è in prima linea, ma in cui anche la Banca è oggi impegnata“.