Nel periodo 2015-2017 i fattori sociali avevano determinato solo il 18% dei cambiamenti di rating legati ai fattori Esg per le aziende
La pandemia da covid-19 ha risvegliato l’interesse per la sostenibilità anche da parte di realtà che prima mostravano poca attenzione
La pandemia globale ha avuto come effetto un aumento dell’importanza dei fattori Esg nell’analisi della qualità del credito, in particolare del fattore “s”. “Nel periodo 2015-2017 i fattori sociali ave- vano determinato solo il 18% dei cambiamenti
di rating legati ai fattori Esg per le aziende. Il contesto è radical- mente cambiato nel 2020. Tra aprile e maggio, delle quasi 1.200 azioni di rating collegate ai fattori Esg, il 98% è stato innescato dalla pandemia e da fattori legati alla salute, alla sicurezza e alle disuguaglianze sociali”, dichiara Renato Panichi, country lead Italian corporates rating di S&P Global Ratings. E dunque, la pandemia da covid-19 ha risvegliato l’interesse per la sostenibilità anche da parte di realtà che prima mostravano poca attenzione. Come mai? Secondo Panichi “ciò risponde anche ad un interesse crescente del mondo degli investitori a differenziare maggiormente le scelte d’investimento in base a criteri di sostenibilità. Chiaramente, vi sono settori in cui la tematica ambientale è più significativa di quella sociale, basi pensare a comparti come l’energetico”. Eppure, osserva Panichi, “molto dipende dalla qualità della governance aziendale, e dalla capacità di individuare e considerare i fattori di sostenibilità nella strategia di business.
Anche le dimensioni dell’azienda e l’apertura al mercato finanziario contano: tendenzialmente tra le imprese più grandi abbiamo osservato una maggiore capacità di intro- durre e formalizzare criteri di sostenibilità nell’organizzazione aziendale e nel processo decisionale, probabilmente anche per una sollecitazione più forte ricevuta dagli investitori”.
I fattori Esg sono importanti anche perché vanno ad influenzare “la nostra opinione sull’affidabilità creditizia di un’azienda attraverso la riduzione o l’aumento del rischio di business, del livello di redditività, del flusso di cassa, oppure attraverso variazioni del livello di debito e del rischio finanziario per i successivi due o tre anni, oppure su un orizzonte temporale più lungo, se sufficientemente visibili e rilevanti per i nostri rating”, spiega Panichi. Va sottolineato – continua l’esperto – che il ruolo dei fattori Esg quali determinanti delle azioni di rating è aumentato nel corso degli ultimi cinque anni e riteniamo che continuerà ad aumentare. Tutti e tre i fattori (environment, social, governance) hanno un ruolo fondamentale. “La materialità e visibilità dei rischi e delle opportunità derivanti possono essere più o meno pronunciate a seconda del settore. Inoltre, la rilevanza dei singoli fattori Esg può cambiare nel tempo, anche in funzione delle azioni prese dai governi e dalle autorità di regolamentazione”, precisa Pani- chi. Per capire la rilevanza dei singoli fattori Esg sul rating, S&P Global Ratings ha condotto un’indagine retrospettiva sulle azioni di rating che hanno avuto luogo dal 2015 al 2017. E dunque, per quanto riguarda il settore corporate, su circa 9.000 azioni di rating effettuate nel periodo considerato, in 106 casi il fattore ambientale è stato fra i fattori di innesco. I settori maggiormente colpiti sono stati quello energetico e delle utility. Nello stesso periodo, in 42 casi è stata la dimensione sociale a determinare un’azione di rating. E i settori maggiormente coinvolti sono stati quello retail, della ristorazione, dello sport & leisure e delle utility. Il report mette in evidenza come, nei casi in cui il fattore S ha determinato un’azione di rating, l’impatto sulla qualità del credito sia stato per lo più negativo, mentre nel caso del fattore E, il rapporto tra declassamenti ed upgrade (“promozioni”) è più bilanciato. Infine, tra il 2015 e il 2017 circa 77 azioni di rating sulle aziende sono state determinate da elementi legati alla governance, e nella maggior parte dei casi l’impatto sulla qualità del credito è stato negativo. L’Esg è sempre più rilevante, dunque, nell’analisi del merito di credito. E se oggi la maggior parte delle azioni di rating è dovuta alle conseguenze immediate del virus sui ricavi e sui flussi di cassa, “riteniamo che anche la gestione degli stakeholder durante la pandemia possa diventare un fattore rilevante per i rating nell’immediato futuro.
Articolo tratto dal magazine di novembre