Banca d'Italia: in “verde” un portafoglio da 190 miliardi

Paolo Angelini: “La Carta illustra i principi cui la banca si ispira per la gestione sostenibile dei propri investimenti finanziari ed enuncia gli impegni mediante i quali intende dare concretezza alla propria azione”
Saranno privilegiate le imprese più attente a un uso responsabile delle risorse naturali e al loro impatto sugli ecosistemi. Ma anche quelle che garantiscono adeguate condizioni di sicurezza, salute, giustizia, parità e inclusione
La politica d’investimento farà leva sui principi del Global compact delle Nazioni Unite (su diritti umani, standard lavorativi, tutela dell’ambiente e lotta alla corruzione), sugli obiettivi dell’Agenda 2030 e sull’Accordo di Parigi sul clima
“Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia, per conseguire l'obiettivo del dimezzamento delle emissioni entro il 2030 gli investimenti in energie pulite dovranno triplicare, raggiungendo i 4mila miliardi di dollari l'anno a livello globale”, osserva Angelini. “Gli operatori della finanza sono indispensabili per realizzare questa rapida trasformazione, in quanto consentono di allocare le risorse necessarie sui progetti per la transizione climatica, in particolare quelli destinati all'innovazione tecnologica e alle infrastrutture”, aggiunge, sottolineando come l'intento più generale della Carta sia quello “di stimolare nella comunità finanziaria la consapevolezza su questi temi e sui rischi che ne scaturiscono” e “di incoraggiare le imprese ad adottare una gestione attenta all'ambiente, alla società e al rispetto delle migliori pratiche di governo societario”.
