I galleristi hanno dimostrato entusiasmo per la riapertura della fiera, che rimane una delle principali su suolo europeo. FIAC ospiterà infatti più di 160 gallerie di 26 diverse nazionalità, includendo una selezioni di lavori che variano dall’arte contemporanea e moderna al design, con focus specifici su arte francese, europea, sudamericana, asiatica e del Medio Oriente.fiera
Oltre ai grandi nomi internazionali del settore – tra cui Gagosian, Hauser & Wirth, David Zwirner, Marian Goodman e White Cube – la sezione principale “Modern and Contemporary Art” ospiterà anche undici gallerie italiane: Cardi, Raffaella Cortese, Alfonso Artiaco, Tornabuoni Art, Vistamare, Massimo de Carlo, P420, Continua, SpazioA, Zero… e Mazzoleni (tra queste, ricordiamo che Massimo de Carlo – con “Pièce unique” – e Continua hanno aperto quest’anno due spazi espositivi proprio a Parigi, entrando nel mercato francese con una presenza sul territorio).
Nella sezione “Young Galleries”, invece, vedremo rappresentata la galleria milanese Martina Simeti, che riceverà come tutte le emergenti un finanziamento per il 50% del costo del boot come contribuzione alla propria partecipazione.
La prima venue inaugurata nel 2006, Jardin Des Tuileries, ospiterà in associazione con il museo Louvre venti opere contemporanee. Place Vendome, che ospita ogni anno un progetto site-specific realizzato da un singolo artista (memorabile è stata la zucca di Yayoi Kusama nel 2019), sarà occupata fino ad inizio 2022 da Flying Dragon (1975) di Alexander Calder. L’opera, istallata dalla galleria Gagosian, è ritenuta una dei principali esempi dell’abilità dell’artista nel mixare elementi dissonanti rendendoli armonici mediante l’utilizzo di linee semplici e colori sgargianti.
Life of the Pumpkin Recites, All About the Biggest Love for the People, Yayoi Kusama in Place Vendome, 2019
Infine, sempre in collaborazione con il museo Louvre, il Musée National Eugène Delacroix completa l’esposizione del Jardin des Tuileries con le opere del pittore contemporaneo Jean Claracq. L’artista si ispira a Delacroix, trattando la tematica dell’isolamento dei singoli individui nel mondo moderno e della “doppia vita” vissuta oggi nel mondo digitale.
Homme Assis, Jean Claracq, 2021
Similmente all’anno precedente, anche questa edizione OVR vede rappresentate più di 200 gallerie “digitali”. Grazie alla collaborazione con Artlogic – azienda londinese leader del settore – il visitatore può visualizzare le diverse opere in modalità in situ, oltre che indirizzare la propria ricerca selezionando prezzi, artisti, gallerie, date e tecniche artistiche. Le “Parades for FIAC”, organizzate sempre durante i giorni dell’esposizione, sono dedicate al dialogo tra musica, danza contemporanea, teatro e poesia, portando sperimentazioni artistiche in luoghi istituzionali quali il Centre Pompidou o la Bourse de Commerce.
Infine, tra il 18 e il 23 ottobre, la “Conversation room” della fiera offrirà ai visitatori diversi incontri, quest’anno incentrati sulla cultura araba, orientale e sulle relazioni transatlantiche tra Francia e Stati Uniti.