Considerata da molti il Santo Graal dell’orologeria, la Patek Philippe nell’arco di due secoli ha prodotto dei segnatempo capaci di travalicare il tempo stesso. I suoi orologi non stancano mai, e vengono considerato tutt’oggi il meglio che l’arte orologiaia ha mai prodotto. Tra i modelli più iconici c’è il Calatrava, l’orologio minimal pensato per i gentleman: l’eleganza è priva di fronzoli.
In stile Bauhaus
Introdotto nel 1932, il Calatrava ref.96 fu lanciato all’apice della Grande Depressione, il che aiuta a spiegare già di per sé l’aspetto raffinato ma sobrio dell’orologio. Il suo minimalismo si deve anche al suo ideatore, David Penney. L’orologiaio inglese, presentato ai fratelli Stern, i nuovi proprietari della Patek, si ispirava infatti al movimento tedesco Bauhaus, uno dei movimenti di design più influenti del XX secolo. Il Bauhaus rifuggiva dai fronzoli e dalla decadenza dei movimenti di design precedenti, come l’Art Déco e l’Art Nouveau, privilegiando invece uno stile più geometrico, povero di emozioni e di riferimenti storici. Uno stile semplice ed elegante, insomma, che per Penney, si addiceva perfettamente agli orologi da polso il cui scopo principale era quello di indicare l’ora. Quanto al nome, i più credono che il riferimento sia ai Cavalieri di Calatrava, un ordine militare costituito da monaci guerrieri ed approvato da papa Alessandro III nel 1164.
L’orologio pensato per i gentlemen
Forse una delle caratteristiche più distintive del Calatrava è il suo profilo ultrapiatto. Si tratta di una scelta deliberata da parte di Penny, che riteneva che i clienti principili sarebbero stati i gentiluomini che portavano ancora i polsini della camicia abbottonati. Di conseguenza, l’orologio doveva essere ultra-sottile per poter essere comodamente inserito sotto i polsini delle camicie da uomo. Ciò si rivelò una sfida, poiché gli orologi da polso erano ancora agli albori e Patek non produceva internamente i propri movimenti. Difatti, il primo Calatrava, quindi, era dotato di un movimento a 12 linee di Jaeger LeCoultre. La scelta, tuttavia, si rivelò infruttuosa, poiché il movimento si dimostrò inaffidabile nella sottile cassa del Calatrava.
Un successo senza tempo
Quanto al quadrante, era realizzato in semplice smalto bianco e presentava semplici indici dorati. Il tutto era completato da eleganti lancette in stile Dauphine, anch’esse in oro. L’orologio si rivelò un successo su entrambe le sponde dell’Atlantico. Tanto che la ref. 96 originale è rimasta in produzione per oltre 40 anni. Solo nel 1973 fu sostituita dalla ref. 2526 e, stante nuove referenze che hanno abbandonato i listelli con numeri romani, arabi e Breguet, il Calatrava è tutt’oggi caratterizzato dalla stessa filosofia di design semplice.
I Calatrava più ricercati
Nel corso degli anni la manifattura ha prodotto un gran numero di splendide collezioni di Calatrava, ognuna delle quali è stata concepita con uno scopo diverso e un look raffinato che ha fatto la storia dell’industria orologiera. La ref. 96 (1933-73) è l’originale e la più ricercata delle collezioni Calatrava. Le prime versioni di questo segnatempo contenevano un movimento a 12 linee di Jaeger LeCoultre. Questo fu sostituito nel 1934 con un movimento interno calibro 12″‘120 progettato da Jean Pfister. Grazie alle sue splendide finiture e al suo look raffinato, un altro Calatrava bramato dagli appassionati di tutto il mondo è la ref. 570 (1938-68), soprannominata Calatravone, in quanto era una versione più grande del Calatrava standard. Aveva una lunetta di 37 mm e un quadrante bicolore con numeri Breguet. La ref. 2526 (1953-61) invece è entrata nella storia in quanto ha introdotto il primo Calatrava a carica automatica, senonché il primo Patek automatico mai prodotto. L’orologio contiene un movimento automatico 12-600 AT di manifattura, considerato uno dei migliori movimenti automatici al mondo. Infine, la ref 3520 si iscrive all’albo dei Patek di prima fascia, in quanto al momento del lancio nel 1965, era l’orologio impermeabile più sottile al mondo. Le prime versioni contenevano un movimento Piguet, sostituito nel 1977 da un calibro 177 progettato da Patek. L’orologio è rimasto in produzione fino al 2008 e si è rivelato estremamente popolare.