Jaeger LeCoultre Reverso, il segnatempo a prova d'urto

21.10.2021
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Simbolo dell'Art Deco, resistente alle stecche dei giocatori di Polo, il Jaeger LeCoultre Reverso è un stata una piccola grande rivoluzione che tutt'oggi attraversa il mondo dell'orologeria
4 marzo 1931, 13:15, INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Industriale) di Parigi: René-Alfred Chauvot brevetta ufficialmente la sua invenzione di un "orologio da polso che può scorrere sulla sua base e girarsi su sé stesso". Nasce il Reverso, un orologio destinato a rimanere fotografato per sempre nei manuali d'orologeria di tutto il mondo.
Tutto ebbe inizio durante l'inverno 1930-1931. Durante un viaggio in India, l'uomo d'affari svizzero e collezionista di orologi César de Trey ebbe modo di assistere a una partita di polo in un club di ufficiali dell'esercito britannico. Uno di questi ufficiali, che aveva appena rotto il vetro del suo orologio, sfidò l'uomo d'affari a creare un modello di orologio abbastanza robusto da resistere a una partita di polo. De Trey discusse l'idea con Jacques-David LeCoultre, l'allora proprietario della manifattura LeCoultre, che poteva fornire i movimenti per il nuovo orologio. LeCoultre incaricò la ditta Jaeger S.A. per la creazione della cassa reversibile, che a sua volta incaricò il designer francese René-Alfred Chauvot, l'inventore effettivo del meccanismo di scorrimento e ribaltamento. Il risultato fu un elegante orologio con un quadrante che poteva girare, proteggendolo dagli urti e offrendo al contempo un fondello con una superficie generosa che poteva essere utilizzata per la personalizzazione.
La cassa originale del Reverso era lunga 38 mm, larga 24 mm e alta 6 mm, la stessa dimensione dell'attuale Reverso Classique. Il quadrante del modello originale presentava solo le lancette delle ore e dei minuti. Fu solo nel 1934 che LeCoultre introdusse una versione con contatore dei piccoli secondi a ore sei. Da un punto di vista estetico il Reverso era un elogio all'Art Deco, esprimendo nelle sue linee il sogno di grandezza di quegli anni e il desiderio di offrire al mondo una nuova estetica e nuovi valori. Emblematico di ciò era il fatto che, a partire dal 1931, i fondelli degli orologi Reverso venivano personalizzati in ogni modo con incisioni o miniature in smalto. Una delle creazioni più rare presentava il ritratto di una bella signora indiana, probabilmente una Maharani. Intanto nel 1937 Jaeger S.A e LeCoultre si fondevano ufficialmente dando vita alla Jaeger LeCoultre.

Jeager LeCoultre Reverso Gyrotourbillon

Fortunatamente, un commerciante di orologi italiano, Giorgio Corvo, notò alcune casse Reverso inutilizzate presso la Manifattura durante una visita nel 1972. Comprò tutto lo stock rimanente (200 casse vuote), fece installare i movimenti e li vendette tutti in Italia. In due mesi tutti gli esemplari furono esauriti. L'ordine successivo fu per un quantitativo di 2.000 pezzi, restituendo definitivamente nuova auge alla celebre cassa ribaltabile. Negli anni a venire furono prodotte molte referenze ognuna contraddistinta da qualche elemento d'innovazione: nel 1985 venne presentata la prima cassa Reverso resistente all'acqua, nel 1994 venne introdotto il concetto di Duoface con il retro dell'orologio che presentava un secondo quadrante ed infine nel 2006 il Reverso, con la Grande Complication a Triptyque, divenne il primo orologio a contenere tre quadranti mossi da un unico movimento. In particolar modo per quest'ultimo Reverso le valutazioni sono da capogiro: alcuni esemplari sono stati battuti a più di 300 mila dollari.

Jeager LeCoultre Reverso Grande Complication à Triptyque