Cosa c'entra la blockchain con l'arte?

3.1.2020
Tempo di lettura: 3'
Arte e blockchain non sono un binomio stonato. Anzi! Ecco perché il tech farà del bene a uno dei piaceri più grandi e preziosi
La blockchain è una tecnologia al pari di quelle che utilizziamo ogni giorno come l'email o la pec, ciò che conta è come questa viene utilizzata e per quali scopi
Tokenizzazione, arte digitale e art business solutions le possibili applicazioni per il mondo dell'arte
La tecnologia blockchain diventa uno strumento flessibile per l'arte, con differenti utilizzi per artisti, collezionisti e professionisti del settore
In questi anni avrete sentito parlare sicuramente di cryptomonete, valute virtuali e digitali come Bitcoin, Ethereum, Maecenas che vengono associate al nome blockchain, creando spesso grande confusione su cosa faccia chi e come.
Per questo motivo è necessario chiarire un concetto basilare e cruciale.
La blockchain è una tecnologia, un registro digitale e decentralizzato, con possibilità per gli utenti di archiviare le informazioni in modo sicuro e stabile, che sta alla base anche delle cryptomonete, ma non solo.
I dati inseriti, vengono memorizzati in blocchi crittografici che vanno a formare una catena incorruttibile, immutabile e tracciabile, ma la cui verifica è affidabile a salvaguardia della privacy e sicurezza per le informazioni registrate.
Ogni transazione, registrata su blockchain, viene così crittografata, resa con un codice alfanumerico, che solo il suo destinatario è in grado di decifrare.
Si ha traccia della prima rete blockchain nel novembre del 2008 quando Satoshi Nakamoto, programmatore dall'identità non ben definita, pubblicò un “white paper”, un manifesto sui “bitcoin” quale soluzione peer-to-peer per i pagamenti online, teorizzando la possibilità di effettuare operazioni economiche senza passare tramite un'istituzione finanziaria, ma validate attraverso database distribuiti in tutto il mondo.
Tra le molteplici tecnologie che negli ultimi anni hanno attratto il mondo dell'arte, la blockchain ha avuto un posto in primo piano per sopperire a problematiche quali digitalizzazione delle informazioni, manipolazione dei prezzi e questioni legate a provenance e due diligence per le opere d'arte.
La tecnologia blockchain, potrebbe divenire un valido e flessibile strumento a supporto del mondo dell'arte e dei suoi professionisti, trovando tre principali utilizzi:
La tokenizzazione, o “cartolarizzazione” di un'opera d'arte, prevede la suddivisione in più parti di un'opera d'arte unica, con possibilità di vendere quote di proprietà, creando le condizioni per un mercato con maggiore “liquidità”, partecipato e quindi molto più grande, offrendo dei veri e propri token o microtitoli di proprietà.
La seconda linea di utilizzo riguarda l'arte digitale, nata esclusivamente per essere riproducibile tramite supporti digitali e realizzata su computer, viene tutelata e valorizzata grazie alla possibilità di certificare, crittografare e controllare la sua distribuzione con la blockchain, questo a garanzia da un lato degli artisti e dall'altro dei collezionisti.
L'ultima linea riguarda l'art business solutions, strumenti a supporto della provenance, per il tracciamento dello storico delle opere d'arte e la loro gestione, senza escludere la verifica dell'autenticità, un sostegno completo per i processi di due diligence.
Ancora oggi il mondo dell'arte si trova in una fase di scambio di documentazione cartacea, per questo le nuove tecnologie quali la digitalizzazione delle informazioni certificate in blockchain e verificate da tutti gli stakeholder, parte della vita dell'opera, contribuiscono a creare fiducia, una catena di valore per tutti i player.
Tra le soluzioni che utilizzano la blockchain è disponibile l'italiana Art Rights, sistema gestionale dedicato al tracciamento dello storico delle opere, che permette di creare un vero “passaporto dell'opera d'arte” includendo le informazioni sulle vendite, le autentiche e le esposizioni a favore della verifica della loro autenticità.
Un modello dove gli utenti verificati possono confermare o meno le informazioni, creando così una vera e propria catena di valore interamente basata e tracciata nella blockchain a favore di una maggiore fiducia nel mercato e nel contrasto ai falsi ed alle truffe.
La blockchain è una tecnologia, un registro digitale e decentralizzato, con possibilità per gli utenti di archiviare le informazioni in modo sicuro e stabile, che sta alla base anche delle cryptomonete, ma non solo.
I dati inseriti, vengono memorizzati in blocchi crittografici che vanno a formare una catena incorruttibile, immutabile e tracciabile, ma la cui verifica è affidabile a salvaguardia della privacy e sicurezza per le informazioni registrate.
Ogni transazione, registrata su blockchain, viene così crittografata, resa con un codice alfanumerico, che solo il suo destinatario è in grado di decifrare.
Si ha traccia della prima rete blockchain nel novembre del 2008 quando Satoshi Nakamoto, programmatore dall'identità non ben definita, pubblicò un “white paper”, un manifesto sui “bitcoin” quale soluzione peer-to-peer per i pagamenti online, teorizzando la possibilità di effettuare operazioni economiche senza passare tramite un'istituzione finanziaria, ma validate attraverso database distribuiti in tutto il mondo.
La blockchain, un asso vincente anche per l'arte
Tra le molteplici tecnologie che negli ultimi anni hanno attratto il mondo dell'arte, la blockchain ha avuto un posto in primo piano per sopperire a problematiche quali digitalizzazione delle informazioni, manipolazione dei prezzi e questioni legate a provenance e due diligence per le opere d'arte.
La tecnologia blockchain, potrebbe divenire un valido e flessibile strumento a supporto del mondo dell'arte e dei suoi professionisti, trovando tre principali utilizzi:
- tokenizzazione;
- arte digitale;
- art business solutions.
La tokenizzazione, o “cartolarizzazione” di un'opera d'arte, prevede la suddivisione in più parti di un'opera d'arte unica, con possibilità di vendere quote di proprietà, creando le condizioni per un mercato con maggiore “liquidità”, partecipato e quindi molto più grande, offrendo dei veri e propri token o microtitoli di proprietà.
La seconda linea di utilizzo riguarda l'arte digitale, nata esclusivamente per essere riproducibile tramite supporti digitali e realizzata su computer, viene tutelata e valorizzata grazie alla possibilità di certificare, crittografare e controllare la sua distribuzione con la blockchain, questo a garanzia da un lato degli artisti e dall'altro dei collezionisti.
Per l'art business solutions
L'ultima linea riguarda l'art business solutions, strumenti a supporto della provenance, per il tracciamento dello storico delle opere d'arte e la loro gestione, senza escludere la verifica dell'autenticità, un sostegno completo per i processi di due diligence.
Ancora oggi il mondo dell'arte si trova in una fase di scambio di documentazione cartacea, per questo le nuove tecnologie quali la digitalizzazione delle informazioni certificate in blockchain e verificate da tutti gli stakeholder, parte della vita dell'opera, contribuiscono a creare fiducia, una catena di valore per tutti i player.
Tra le soluzioni che utilizzano la blockchain è disponibile l'italiana Art Rights, sistema gestionale dedicato al tracciamento dello storico delle opere, che permette di creare un vero “passaporto dell'opera d'arte” includendo le informazioni sulle vendite, le autentiche e le esposizioni a favore della verifica della loro autenticità.
Un modello dove gli utenti verificati possono confermare o meno le informazioni, creando così una vera e propria catena di valore interamente basata e tracciata nella blockchain a favore di una maggiore fiducia nel mercato e nel contrasto ai falsi ed alle truffe.
Blockchain, il suggello della fiducia
Seppure la blockchain attragga il mondo dell'arte e venga individuata da molti professionisti quale soluzione finale a tutte le problematiche, è importante andare alle origini dei problemi, laddove la fiducia dei protagonisti che gravitano nel sistema e nel mercato viene a mancare.
Sarà allora che le nuove tecnologie come la blockchain, applicate a strumenti professionali come Art Rights, daranno la possibilità di creare una catena di valore delle informazioni sulle opere d'arte a favore di tutti i protagonisti e professionisti.