L'arte del ricamo per riscoprire il valore del tempo

Rita Annunziata
14.2.2020
Tempo di lettura: 5'
Nell'era della terza rivoluzione digitale, l'arte del ricamo e il discorso amoroso diventano lo strumento per soffermarsi sulle parole e sul valore del tempo. Come si inserisce allora questa forma d'arte nel mercato di oggi, proprio quando i pensieri viaggiano attraverso il cyberspazio alla velocità della luce?

“Tutto questo l'ho fatto solo per te” è la terza personale dell'artista e grafica napoletana Vittoria Piscitelli

“Quando ho deciso di aprire la galleria non pensavo a un'operazione economica, ma l'ho fatto per passione, ponendomi un obiettivo più poetico, da pigmalione”, commenta la curatrice e gallerista Maria Pia De Chiara

I prezzi orientativi degli arazzi si aggiravano tra i 2.000 e i 3.500 euro. Ma “l'arte contemporanea è molto particolare perché ci sono persone che comprano perché l'oggetto piace aldilà della quotazione, perché colte da un'emozione. Altre invece lo fanno per puro investimento”, spiega De Chiara

La mostra “Tutto questo l'ho fatto solo per te” è stata di ispirazione per il cantautore Davide Petrella che, partendo dalle lettere d'amore trasposte su tela da Vittoria Piscitelli, alla fine del 2019 ha cucito la canzone “Tua per sempre” di Elisa

Un sottile filo rosso su tele bianche, il ricamo come medium del sacrificio e della dedizione, e il discorso amoroso come elemento di congiunzione tra le parole sospese. Nell'era della terza rivoluzione digitale in cui i pensieri viaggiano attraverso il cyberspazio nel tempo di un istante, riempiendosi di volatilità e perdendo il necessario peso della riflessione, l'arte si trasforma nel Virgilio del nuovo millennio, accompagnando osservatori, investitori e collezionisti verso la riscoperta del valore del “tempo”.

L'arte del ricamo: “Tutto questo l'ho fatto solo per te”


A farsi portatrice del messaggio è “Tutto questo l'ho fatto solo per te”, terza personale di Vittoria Piscitelli. Tra piccole cornici e veri e propri arazzi, l'artista e grafica napoletana ha ricamato su tela alcune epistole amorose riconducibili agli anni '40 e '50, ragionando sulla condizione concreta, plastica e scultorea delle parole. “Vivo come molti il disagio di essere parte di una generazione a metà tra le due grandi ere della comunicazione: il prima e il dopo la rivoluzione social – spiega la Piscitelli – Ricamare interi, enormi, sudari d'amore vuol dire per me ridare corpo alla parola e alla sua centralità. Restituirle poesia. Sentire il peso della parola, sperimentare il tempo, l'attesa e la perseveranza. Sentire l'ago sotto i polpastrelli, ricamare odi di speranza a un amato lontano”.
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Crediti: Vittoria Piscitelli

Da Lai a Maiolino


Sull'onda di artiste come Maria Lai e Anna Maria Maiolino che, a loro volta, hanno rappresentato in passato spunti di riflessione sul potere della parola non urlata, l'artista ha fatto dei sentimenti il leitmotiv delle sue produzioni, precisando di essersi affidata al suo istinto e “non pensando alla storia dell'arte”, seppur echi dei suoi studi artistici siano comunque intervenuti inconsciamente nel suo lavoro.
Esposta nel 2017 presso la MapilsGallery, nella cornice dello storico Palazzo Serra di Cassano della città partenopea, “Tutto questo l'ho fatto solo per te” ha rappresentato anche il primo passo della gallerista Maria Pia De Chiara, curatrice della mostra insieme a Federica De Rosa e Corrado Morra. A lei chiediamo, perché curare una produzione come questa? “Questi pensieri sospesi mi hanno colpito emotivamente – spiega – Si tratta di un lavoro meditato e totale, di mente e corpo, produzioni che ha toccato con le sue mani, il suo pensiero e il suo sudore. Quando ho deciso di aprire la galleria non pensavo a un'operazione economica, ma l'ho fatto per passione, ponendomi un obiettivo più poetico, da pigmalione”.

Le quotazioni di partenza


Da catalogo, i prezzi orientativi degli arazzi si aggiravano tra i 2.000 e i 3.500 euro, ma qual è il potenziale di mercato di queste opere? “L'arte contemporanea è molto particolare perché ci sono persone che comprano perché l'oggetto piace aldilà della quotazione perché colte da un'emozione, e altre che lo fanno per puro investimento – continua De Chiara – io ho una visione dell'arte molto pulita. E le opere di Vittoria Piscitelli continuano a emozionare e piacere nonostante il tempo”.

Quando l'arte ricama una canzone


“Tutto questo l'ho fatto solo per te”, infatti, ha rappresentato anche la musa del cantautore Davide Petrella che, partendo dalle lettere d'amore trasposte su tela anni prima da Vittoria Piscitelli, alla fine del 2019 ha cucito la canzone “Tua per sempre” di Elisa riportando in auge il lavoro dell'artista napoletana. “Petrella ha raccontato magistralmente mediante la forma canzone quello stesso desiderio di totale asservimento all'amore perseverante e tenace – commenta Vittoria Piscitelli – Elisa, artista incredibile, sensibile, colta, interpreta la canzone con quella delicata determinazione di una donna che attende, ama, ricama, soffre e ancora attende. Sapere che il mio lavoro ha minimamente ispirato la più bella penna e la più bella voce della musica italiana attuale è stata per me tra le più grandi soddisfazioni di sempre”.
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Crediti: Vittoria Piscitelli
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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