La casa d’aste Lempertz ha comunicato soddisfazione per gli esiti delle vendite novembrine dedicate alle arti decorative e agli old master dal XIV al XIX secolo. Le pitture, i disegni e le sculture a catalogo hanno superati il fatturato di 4 milioni di euro. “Il successo ottenuto da queste opere rappresenta una conferma della vitalità del mercato mitteleuropeo, particolarmente attratto dalle opere realizzate da artisti del Nord Europa. Una vitalità che non sembra risentire della crisi economica in corso”, fanno sapere dalla casa d’aste austriaca.
Il lotto più costoso dell’asta Decorative Arts è stato il trittico Ecce Homo attribuito ad Adriaen van Overbeke, battuto per € 780.000. La base di partenza era: € 400.000 – 450.000. Il collezionista che l’ha acquistata ha evidentemente apprezzato la sua duplice lettura: quando è chiusa, l’opera invita a riflettere sul tema della morte e della caducità dell’esistenza umana. Da aperta, offre invece allo spettatore la promessa di vincere la morte.
Ma a essere particolarmente contesa dai partecipanti all’asta è stata la tela raffigurante il Palazzo del Quirinale, dell’artista tedesco Oswald Achenbach, realizzata nel 1892 proprio a Roma. La stima di partenza la collocava in una forchetta di € 40-50.000; i rilanci l’hanno invece fatta volare a € 126.000.
Ottima rivalutazione (partiva da € 12.000) per il ritratto Uomo con i suoi Tre Figli di scuola fiamminga. Dopo un lungo battagliare, l’opera è stata aggiudicata per € 45.360. Sempre di scuola fiamminga (XVII secolo) il Cristo caricato della croce: partendo da una forchetta di € 3-4.000, è stato aggiudicato a € 17.640. Altro importante risultato è stato raggiunto da una Allegoria dell’estate dell’inglese William Hoare, € 23.940 (da € 10-14.000).
Soddisfazioni anche per gli artisti italiani. Un risultato significativo è stato raggiunto dal Paesaggio costiero di Salvator Rosa (passato di mano a € 138.600, da una stima bassa di € 90.000); dallo Studio di Ubaldo Gandolfi rappresentante una figura femminile (probabilmente la moglie dell’artista) di profilo con le mani congiunte (€ 75.600 da € 60.000). L’opera proviene da una collezione privata francese. Gandolfi fu figura di spicco nell’età dei Lumi. Figura cardine dell’ambiente artistico italiano nell’età dei Lumi. Ulteriore, lusinghiero risultato per il Sansone che rompe le Corde mentre Dalila richiama su di sé l’attenzione dei Filistei del bolognese Carlo Cignani (assegnato a € 27.720 con una base d’asta di € 20.000).