Phillips, fra i big si affaccia la sensualità emergente

16.4.2021
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In mezzo ai Dubuffet, Rothko, Stella, Banksy, Giacometti, Warhol, che pure hanno brillato durante l'ultima serata di vendite Phillips, si è fatto notare l'emergente Tunji Adeniyi-Jones. E la casa d'asta si conferma un eccellente veicolo di mercato per i nuovi talenti
«Il corpo è un trasmettitore e narratore grandioso. Perciò, concentrare la mia arte attorno a esso ha perfettamente senso», afferma Tunji Adeniyi-Jones (Londra, 1992). L'artista emergente (ma forse sarebbe meglio dire mid-career), presente in asta con lo splendido Love Ritual (2019), ha incassato 208.000 dollari, cinque volte la stima bassa iniziale del dipinto. Un segnale di dove sta andando il mercato. L'eredità culturale Yoruba di Tunji Adeniyi-Jones lo rende particolarmente attento alla storia e alla mitologia dell'Africa occidentale, e i suoi lavori trasudano fisicità, colore, mistero e ambivalenza. In Love Ritual due amanti giacciono in un abbraccio, volgendosi come di scatto verso l'osservatore. Il loro sguardo penetrante avvicina magneticamente, ma i corpi restano lontani da chi osserva. Le foglie tropicali che li attorniano potrebbero essere alghe marine, e loro stessi sirene. Fluttuanti eppure gravi.

Jean Dubuffet, La féconde journée, 1976. Courtesy Phillips
In ogni caso, Phillips può dirsi soddisfatta dell'ultima sua vendita serale, dedicata all'arte del XX secolo e contemporanea. L'incasso (24,8 milioni di sterline / 34,2 milioni di dollari / 28,5 milioni di euro) ha fatto un balzo del +17% sul totale dello scorso anno. Molto buono il tasso del venduto: 30 lotti su 33. Il quadro più desiderato della serata è stato il collage di Jean Dubuffet, La féconde journée, 16 maggio 1976, top lot con 4,4 milioni di sterline / sei milioni di dollari / cinque milioni di euro incassati, quasi tre volte la stima bassa iniziale. Per l'opera (venduta da un collezionista americano) si trattava del suo debutto in asta.

Al secondo posto, a pari merito, Mark Rothko, Untitled (Black Blue Painting), (1968) e Frank Stella, Scramble: Ascending Spectrum / Ascending Green Values, (1977). La cupezza di uno degli ultimi Rothko e i colori brillanti di Stella sono passati di mano per 2,8 milioni di sterline / 3,9 milioni di dollari / 3,2 milioni di euro.

Mark Rothko, Untitled Black Blue. Courtesy Phillips
La performance di Stella è stata leggermente superiore a quella di Rothko (la stima di partenza era infatti di 2-3 milioni di sterline, mentre per Rothko era di 2,5-3,5 milioni). Medaglia di bronzo per Bansky, il cui Gas Mask Boy (2009) passa di mano per 2,2 milioni di sterline / tre milioni di dollari / 2,5 milioni di euro.

Frank Stella, Scramble: Ascending Spectrum / Ascending Green Values, 1977. Courtesy Phillips
Si segnala in classifica anche la presenza di una scultura di Alberto Giacometti, sempre moltto richiesto. In questo caso si tratta di Nu debout II (1953). Il fortunato collezionista se lo è aggiudicato per due milioni e mezzo di dollari. Presenti nella top ten anche la star ghanese El Anatsui e il prematuramente scomparso sino-candese Matthew Wong. Entrambi hanno superato le stime di partenza, come in top ten solo Dubuffet, Ed Ruscha e Giacometti.

Tunji Adeniyi-Jones, Love Ritual, 2019. Courtesy Phillips

La top ten della serata. Courtesy Phillips

Banksy, Gas Mask Boy. Courtesy Phillips

Andy Warhol, One Gray / Black Marilyn (reversal series), II-50-160, circa 1979-1986. Courtesy Phillips

Alberto Giacometti, Nu debout II, 1953. Courtesy Phillips