Jeff Koons in campo per l’Ucraina con il magnate

Teresa Scarale
Teresa Scarale
30.6.2022
Tempo di lettura: 2'
Con un’asta benefica tenuta da Christie’s Londra, l’artistar si è unita con l’ucraino Pinchuk alla squadra della solidarietà internazionale alle zone colpite dal conflitto

Una delle sculture più emblematiche e giocose di Jeff Koons, Balloon Monkey (Magenta), è stata venduta per supportare la causa ucraina. La piazza di vendita è stata Londra, la casa d’aste Christie’s. Il prezzo finale di aggiudicazione? L’equivalente di 12,3 milioni di dollari (10,1 milioni di sterline al cambio del 28/6/2022, giorno in cui si è tenuta l’asta). La cifra supera, seppur di poco, la stima alta iniziale, fissata in 10.000 pound. Si tratta di un realizzo inferiore alle risorse spese per acquistarla: nel 2008 era stata aggiudicata per 25,7 milioni di dollari.

Balloon Monkey (Magenta) è una delle cinque versioni uniche realizzate dall’artista. Oltre al magenta, gli altri colori dell’opera sono: rosso, blu, giallo, arancione. A metterla in asta, il magnate ucraino Victor Pinchuk con sua moglie Olena. Pinchuk è proprietario di EastOne Group LLC, società internazionale di investimento, finanziamento di progetti e consulenza finanziaria con sede a Londra; di Interpipe Group, produttore ucraino di tubi, ruote e acciaio; di quattro canali televisivi e di un tabloid, Fakty i Kommentarii. Il ricavato della andrà in asta per finanziare l’assistenza (anche con acquisto di protesi) a soldati e civili gravemente feriti nella guerra scatenata dalla Russia.  

«Ogni compagno civile ucraino ucciso o ferito dai bombardamenti, dalle sparatorie e dalla violenza sistematica russa significa una ferita nelle nostre anime», ha dichiarato Pinchuk. «Con il ricavato dell’asta, possiamo contribuire a salvare vite umane, a rendere di nuovo integre le vite distrutte dalla guerra. Decine, forse centinaia di vite, ognuna delle quali ha un valore oltre le parole. Balloon Monkey (Magenta) di Jeff Koons è una celebrazione della vita. Mettiamo la vita e la speranza contro la morte e la sofferenza. Nell’arte e nell’azione». Dal canto suo l’artista ha detto che per lui «è un sincero privilegio (…) sostenere i loro sforzi straordinari. Il vero valore dell’arte è essere al servizio dell’umanità e non potrebbe esserci una vocazione più alta in questo momento che sostenere il popolo ucraino. (…) Balloon Monkey (Magenta) simboleggia speranza, affermazione e trascendenza».

Jeff Koons, nell’ultimo anno passato alla Pace Gallery (prima era nella scuderia di Larry Gagosian), è stato fino al dicembre 2021 l’artista vivente più pagato al mondo: l’opera che gli faceva detenere il record è il suo Rabbit del 1984, aggiudicato da Christie’s nel 2019 per 91,1 milioni di dollari. L’opera più cara di artista vivente è al momento un nft, The Merge di Pak, criptoartista di cui non si conosce l’identità, venduta sulla piattaforma Nifty Gateway per 91,8 milioni di dollari. A differenza del Rabbit di Koons però, The Merge è stata acquistata da una moltitudine di collezionisti, nel segno della tokenizzazione.

Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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