MIA Photo Fair 2018: la fotografia d'autore conferma il proprio successo

I numeri e i protagonisti della prestigiosa manifestazione artistica milanese.
Le premiazioni.

25.000 visitatori in quattro giorni (dal 9 al 12 marzo), oltre l'80% di espositori che hanno concluso affari. Sono i numeri dell'ottava edizione di MIA Photo Fair, la fiera internazionale milanese dedicata alla fotografia d'arte creata dalla dedizione di Fabio Castelli e Lorenza Castelli, che ne sono anche i direttori. Grande movimento di pubblico, sempre più attento e appassionato; grande vivacità, anche economica. Tra gli espositori che hanno registrato buoni risultati di vendite, le milanesi Admira, 29 Arts in Progress, mc2 gallery, Officine dell'Immagine, Galleria Blanchaert, GVF Gallery, MADE4ART, Still Fotografia e nuova galleria Still Young, attiva nel sostenere i giovani artisti tra i 18 e 25 anni. E poi anche la Galleria Massimo Minini di Brescia, con il lavoro inedito Joie de vivre di Letizia Cariello; la torinese Photo & Contemporary con una selezione di maestri quali Giovanni Gastel, Gabriele Basilico, Franco Fontana. Ancora, la Bel Air Fine Art di Venezia, TRAFFIC Gallery di Bergamo, MLB Maria Livia Brunelli di Ferrara, la pisana Passaggi Arte Contemporanea. Fra gli espositori internazionali hanno registrato risultati positivi la belga Atelier Relief, l'ungherese Tobe Gallery, le parigine Galerie Frederic Got e Courcelles Art Contemporain, e la berlinese Luisa Catucci Gallery.

Premi e vincitori - MIA Photo Fair 2018
Il Premio BNL Gruppo BNP Paribas è andato a Letizia Cariello per il progetto dal titolo Joie de Vivre, presentata dalla Galleria Massimo Minini di Brescia. Il premio è un riconoscimento – concreto – al migliore tra gli artisti che hanno presentato i propri lavori tramite le gallerie d'arte. Quest'anno il premio è stato assegnato a Letizia Carriello “perché l'artista con il suo progetto concettuale di ampio respiro, ci consegna una reinvenzione della fotografia nell'arte contemporanea utilizzando un metalinguaggio, introducendo una narrazione basata sulla sensitività, recuperando la memoria personale di una coppia che ha vissuto gli anni '60 in un clima di lusso e spensieratezza a Saint-Tropez. Il dato della memoria viene rielaborato con lo scorrere di frame di immagini che emergono da cassettini nei quali anche noi possiamo ritrovare ricordi personali di momenti gioiosi”.
Il Premio Archivi Aperti è invece andato all'Archivio Carla Cerati. Si è ritenuto “interessante e significativo lo sguardo dell'autrice, fotografa, intellettuale e scrittrice, espressione di una memoria personale e sociale di grande rilevanza culturale. Carla Cerati è scomparsa nel quasi silenzio. Il premio è un segnale forte e intende salvaguardare la memoria del suo sguardo impresso indelebilmente negli scatti di un'Italia che cambia, recita, pensa, lotta, soffre, e danza”. Non bisogna inoltre dimenticare la fondamentale importanza che l'archivio riveste per la città di Milano. Il lavoro di Carla Cerati “è un bene comune da tutelare, un patrimonio iconografico di fondamentale importanza, una preziosa testimonianza delle mutazioni avvenute nella cultura e nella vita sociale del nostro Paese”. Il Premio Archivi Aperti, alla sua prima edizione, consiste in una sovvenzione per gli interventi di conservazione e tutela dell'archivio vincitore. Esso è stato istituito anche grazie al contributo della casa di orologeria svizzera Eberhard & Co., con il patrocinio di Rete Fotografia e IO Donna.
