Anche a Maranello è arrivata la rivoluzione elettrica. È di pochi giorni fa la notizia infatti che la Ferrari, nel tentativo di bilanciare la necessità di ridurre le emissioni con una reputazione costruita sulla prodezza dei suoi tradizionali motori a combustione, renderà quasi la metà dei suoi modelli completamente elettrici entro il 2030.
Il piano è stato presentato durante il Capital Markets Day, lo scorso 16 maggio, da Benedetto Vigna, ceo di Ferrari, il quale ha una ambizione ben precisa: alimentare entro la fine del decennio il 40% delle rosse con le sole batterie. Solo una vettura su cinque monterà ancora un motore a combustione, con un ulteriore 40% che invece sarà ibrido. Si tratta di un obiettivo ambizioso – che fa il paio con la volontà di diventare neutrali dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2030 – dal momento che ad oggi appena il 20% delle Ferrari è ibrido e non esiste ancora un modello solo elettrico.
“Da un lato, dobbiamo far fronte alle normative sulle emissioni, ma soprattutto vediamo l’elettrificazione come un modo, una tecnologia, che può migliorare le prestazioni di ciò che facciamo” ha detto agli investitori aggiungendo poi: “Dall’altro credo che il motore a combustione interna abbia ancora molto da dare”. Oltre alle ambizioni di introdurre modelli esclusivamente elettrici a partire dal 2025, la Ferrari ha dichiarato che gli utili aumenteranno tra i 2,5 e i 2,7 miliardi di euro quest’anno, rispetto agli 1,5 miliardi di euro dello scorso anno. L’azienda punta inoltre a margini compresi tra il 38% e il 40%, rispetto al 35% dello scorso anno e intende inoltre riacquistare circa 2 miliardi di euro di azioni entro il 2026, rispetto agli 1,1 miliardi di euro riacquistati dal 2018.