Fra i tanti contratti di sponsorship che Cristiano Ronaldo ha in portafoglio, se ne aggiunge un altro: quello con Binance, la celebre piattaforma di scambio delle cryptovalute.
Stando a quanto riportato dal Ft, l’accordo prevede che il calciatore crei una sua collezione di nft, venduti esclusivamente da Binance. «Il rapporto con i fan per me è molto importante», ha dichiarato il calciatore, «quindi ci tenevo a far parte di questa piattaforma di nft per creare esperienze senza precedenti da far vivere». Le stelle dello sport non sono nuove a questo tipo di legame con le aziende del campo cripto. Si pensi solo a Lionel Messi, diventato lo scorso marzo global brand ambassador della società di token Socios. O a Crypto.com, che per 700 milioni di dollari ha dato il suo nome allo stadio di Los Angeles, e a tutte le pubblicità cripto andate in onda al Super Bowl.
Tuttavia, la notizia dell’accordo fra CR7 e Binance ha generato una qualche sorpresa nel pubblico. Il momento di crisi che stanno vivendo tutti i crypto asset non sembra transitorio. La caduta del bitcoin, ridottosi al 30% del valore che registrava lo scorso novembre 2021, ha spazzato via cinque anni di guadagni: uno sprofondamento che da più parti ha fatto gridare a una “nuova Lehman Brothers”. Ma il ceo di Binance, Changpeng Zhao, non ha dubbi circa il suo investimento: «Cristiano Ronaldo è uno dei migliori calciatori al mondo e trascende lo sport, è diventato un’icona per molti settori».
E mentre le concorrenti di Binance, Coinbase, Gemini e Crypto.com annunciano licenziamenti, Changpeng Zhao annuncia che non solo la sua impresa resta solida, ma che continuerà ad assumere massicciamente nuovi talenti, concludendo altri “accordi spettacolari”. Che Cristiano Ronaldo stia per risollevare le sorti dei cryptoasset?