Fu gol, non lo fu. Che importa. Ciò che conta è che quella partita dei quarti di finale dei mondiali di calcio 1986 entrò nella leggenda. In campo, Argentina e Inghilterra. Un venticinquenne Diego Armando Maradona indossava la maglia numero 10 della squadra sudamericana, e con quella casacca segnò il gol che lo consegnò alla storia dello sport (e del cinema: vedere alla voce Paolo Sorrentino). Ora quella maglia andrà in asta da Sotheby’s Londra (l’incanto sarà però online) in una seduta a lotto unico: un re non ha pari.
Il 22 giugno 1986 il giovane Maradona segnò in realtà due gol. Il primo, noto come The Hand of God, la mano di Dio, fu una vera e propria rete segnata astutamente con la mano. La tecnologia televisiva non era la stessa di oggi, e il fuoriclasse poté ingannare e convincere l’arbitro della bontà della sua azione, portando a 1-0 il vantaggio sull’odiata Inghilterra (si era da poco conclusa, nel 1982, la guerra per le isole Falkland – Malvine a discapito dell’Argentina). Lo stesso calciatore più tardi raccontò di avere detto ai sui compagni di squadra: «Forza, abbracciatemi, altrimenti l’arbitro non lo prende per buono» e di aver fatto quel gol «un po’ con la testa di Maradona, un po’ con la mano di Dio». Di certo – sempre a suo dire – si trattò di una rivalsa simbolica contro la potenza colonizzatrice delle isole Malvinas.
Se la prima rete fu controversa, non lo fu la seconda, passata alla storia come “gol del secolo” (così definito in seguito a una votazione FIFA del 2002: 340.000 voti da 150 paesi). Per molti il miglior gol di tutta la storia. Il video è reperibile ovunque online: il minuto campione, leggiadro come un angelo, dribbla come danzando un manipolo di giocatori inglesi, tenendosi la palla incollata al piede per oltre metà campo. Alla fine del suo percorso trova il portiere inglese Peter Shilton, che non può nulla contro l’estro del giocatore più grande di tutti i tempi. La partita si chiuse 2-1, lasciando all’Inghilterra l’onore delle armi. E la cavalcata dell’Argentina poté proseguire fino al trionfo finale: la FIFA World Cup del 1986.
Colui che ha messo in vendita la maglia è lo stesso Steve Hodge, l’ex centrocampista corresponsabile del gol di mano, con cui Maradona ebbe a scambiarsi la maglietta qualche tempo dopo. Negli ultimi 20 anni, grazie al prestito del calciatore, il prezioso cimelio era rimasto in esposizione al museo nazionale del calcio di Manchester. Fra l’altro, la tradizione vuole che fu lo stesso Maradona a scegliere quel tipo di stoffa jersey per far fronte al caldo torrido del Messico.
A che cifra verrà battuta dunque la mitologica casacca? La cifra di partenza parla di una forchetta fra i quattro e i sei milioni di sterline (grosso modo fra i cinque e gli otto milioni di dollari). Non resta che attendere la chiusura dell’asta, che durerà dal 20 aprile al 4 maggio 2022.