Con riferimento ai mercati esteri, le esportazioni di tessile moda e accessorio mostrano, nei primi otto mesi dell’anno, un rimbalzo del +26,2% sul medesimo periodo del 2020, arrivando a circa 42,7 miliardi di euro. Tuttavia, rispetto al livello di export del gennaio-agosto 2019, si registra ancora un divarioo del -5,1% (-2,3 miliardi circa). Emerge inoltre che l’area Ue cresce sul 2020 del +22,2%, restando al di sotto del -1,6% sul 2019. L’extra-Ue cresce. invece del +29,2% sul 2020, ma segna ancora un -7,4% rispetto al 2019. Alcuni mercati però hanno superato anche i livelli pre-covid: gli Usa per esempio, registrano un +46,5% rispetto al 2020, con un +3,4% sul 2019. La Cina segna +64,6% sul 2020 e +23,7% rispetto al 2019. Gli Emirati Arabi vanno addirittura al raddoppio, con un +94,5% rispetto al 2020 e un +4,7% rispetto al 2019.
Cirillo Marcolin, presidente di Confindustria Moda, commenta: «Nonostante le grandi difficoltà che il nostro settore ha affrontato lo scorso anno, il Tessile, Moda e Accessorio segna ad oggi una ripresa molto positiva, anche se ancora non del tutto sufficiente per tornare ai livelli pre-pandemici. Il percorso per il rilancio dell’industria TMA Made in Italy presenta già nuovi ostacoli, a partire dal forte aumento dei costi di materie prime ed energia. Anche il virus non è sconfitto del tutto e timori su possibili nuove restrizioni al turismo rappresentando un’ulteriore minaccia per la ripresa».
Poi, uno sguardo al futuro: «Nei prossimi mesi tutto il nostro settore dovrà impegnarsi per cogliere le opportunità del Pnrr per affrontare al meglio le sfide del futuro. Accelerare il percorso di transizione green e digital, infatti, non è solo la chiave per crescere più forti di prima, ma rappresenta un vero e proprio cambiamento culturale che deve interessare tutti i comparti della filiera. Per poter affrontare al meglio questa sfida e competere nel mercato di oggi, il “piccolo e bello” che ha caratterizzato il Fashion Made in Italy negli anni non è più sufficiente. Le imprese che compongono il nostro tessuto hanno la necessità di accrescere le loro dimensioni e diventare più strutturate, anche attraverso i meccanismi di aggregazione che la legislazione mette a disposizione».