È il lotto n. 49 dell’asta “A Century of Notoriety: The Estate of Al Capone” dedicata agli oggetti personali del noto criminale americano di origini italiane che si terrà l’8 ottobre a Sacramento, in California, presso la casa d’aste Witherell’s. La pistola ha una quotazione stimata tra i 100 mila e i 150 mila dollari ma parte da una offerta minima di 50 mila dollari. È il top lot del catalogo per valore stimato.
Molto ampia la fascia di prezzo degli oggetti da collezione in catalogo.
Si parte dai 100 dollari o poco più di offerta minima per alcune porcellane tedesche in stile Dresda o per le fotografie vintage con ritratti personali di Al Capone e della sua famiglia, per le armi da fuoco di piccolo calibro e i coltelli a lama fissa o a serramanico e per gli orologi da polso e da tasca.
Le basi d’asta salgono fino a qualche migliaio di dollari per i mobili di antiquariato, piccoli gioielli, argenteria e servizi da tavola. Sopra i 10 mila dollari troviamo le lettere scritte dal carcere di Alcatraz al figlio Sonny, con base d’asta di 12.500 dollari e stima di 25.000 – 50.000 dollari, e, alla medesima base d’asta e stima, l’orologio da tasca Patek Philippe in platino con 90 diamanti singoli. A salire di prezzo troviamo la seconda pistola per importanza appartenuta a Al Capone, una Colt Modello 1908 calibro 380, con base d’asta di 15 mila dollari e stima di 30.000 – 60.000 dollari. Complessivamente sono 174 i lotti in catalogo.
La provenienza degli oggetti è direttamente da Al Capone al figlio Sonny e da questi alle sue figlie che ora li hanno affidati alla casa d’aste per la vendita. I beni provengono tutti dagli eredi e non sono mai stati ceduti prima a terzi. L’autenticità e la proprietà dei lotti è certificata dalle nipoti che hanno deciso per la vendita in considerazione della loro avanzata età e per evitare che gli oggetti si disperdano. Ma anche con l’intento di raccontare un tratto inedito del loro nonno. Si sa tutto o quasi del profilo criminale del gangster e ora, con questa raccolta di beni personali tratti dall’abitazione in cui Al Capone ha vissuto con la moglie e il figlio, si vuole tratteggiare anche il profilo dell’uomo e del suo attaccamento alla famiglia. Dalle lettere e dalle fotografie emerge un ritratto personale e segreto tenuto ben nascosto dall’immagine di spietato killer e di freddo affarista delineato dai media e dalle notizie sin qui accessibili.
Sono le nipoti a custodire la storia dei principali cimeli in catalogo e a conservare il ricordo dell’affetto che si respirava nell’intimità della famiglia. E spiegano che l’oggetto a cui Al Capone era più affezionato è un astuccio portafiammiferi con dettagli in oro e tempestato da 63 diamanti che disegnano le lettere “AC”. Si tratta del lotto n. 122 con base d’asta di 1.250 dollari e stima di 2.500 – 5.000 dollari che il nonno portava sempre con sé e utilizzava quando fumava i suoi sigari preferiti.