Dalla terra al fuoco, i record della ceramica italiana d'autore

La ceramica italiana è da record: quella d'autore ha registrato risultati brillanti a Milano nel 2019. E come sempre, Lucio Fontana è protagonista
La raccolta “Ceramiche dalla Collezione Hockemeyer” provienente dai collezionisti e mecenati tedeschi Bernd e Eva Hockemeyer e venduta al 100% nell'aprile del 2019 a Milano ha rappresentato un importante avvenimento tra le aste organizzate in Italia nel 2019.
“Siamo grati per le tante opportunità che abbiamo avuto nel corso degli anni per acquisire sculture in ceramica... Per noi sono manifestazioni del grande fervore artistico italiano che iniziò negli anni Trenta e culminò nel periodo post-bellico” commenta Lisa, la figlia dei collezionisti.
La raccolta, prima della vendita, è stata in mostra a Londra alla Estorick Collection of Italian Art nel 2009.
Ceramica italiana da record in una collezione "precisa e delimitata"
Nel catalogo della mostra londinese Gillo Dorfles scriveva così. “Un elemento che ritengo sia essenziale ed evidente in questa collezione è il progetto di Bernd ed Eva Hockemeyer di pianificare e organizzare la loro collezione entro un contesto preciso e delimitato con chiarezza. Gli Hockemeyer hanno incentrato la loro collezione sul meglio dell'arte ceramica italiana”.

Ceramica italiana: nostro Fontana dei record
Nel 1935 Lucio Fontana, in asta con magnifici esemplari, inizia a collaborare con la manifattura di Giuseppe Mazzotti ad Albisola Marina, stringendo con il figlio Tullio una duratura amicizia.
La ceramica rappresenta il mezzo migliore per celebrare il nesso spazio-colore-forma e il merito di Fontana è stato quello di rivoluzionare il significato della terza dimensione anche nella ceramica. Fontana intraprende una ricerca di arte pura “ricerca di forme, colore, vibrazioni di luce anti decorativa nel senso decadente alla quale era avvinta quest'arte” in “L. Fontana, Perché Sono Spaziale, Milano, 1952”.
La ceramica al lotto 24 del catalogo, con testa di Medusa fu realizzata dall'artista nel 1938. E' una testimonianza della sua passione per i temi mitologici, nata nel periodo tra le due guerre. Nel dicembre del ‘38 la storica Galleria “Il Milione” di Milano la espose (est. € 80.000 – 110.000). Trovò quindi nuova collocazione presso il collezionista che l'ha battuta sino ai 360.500 euro.
Le "Battaglie" di Fontana
Gli anni tra il 1947 e il 1950 sono quelli in cui Lucio Fontana lavora anche al tema delle Battaglie, due delle quali presenti nella raccolta Hockemeyer e tra queste citiamo quella datata 1950 che da una stima di € 160.000 – 200.000 è stata contesa in asta fino € 504.500.
Ma il top lot dell'asta è stato segnato dalla “Palla da rugby”, Concetto Spaziale del 1966-67, tagli e incisioni su ceramica smaltata che ha più che sestuplicato la valutazione facendo battere all'auctioneer la considerevole cifra di € 648.500.
I record di Leoncillo e Melotti
Anche Leoncillo è nei primi cinque prezzi dell'asta Hockemeyer con una ceramica del 1962, “San Sebastiano bianco” che è andata a €468,500.
Sono stati registrati prezzi rilevanti anche per i lavori in ceramica degli altri artisti della raccolta, tra i quali: Crippa, Dova, Fantoni, Gambone, Melandri, Meli, Melotti, Scanavino, Spagnulo, Zauli e Cividelli.
Un'ulteriore conferma dell'interesse per la ceramica italiana si è concretizzata nei risultati di vendita della Raccolta Milanese di Ceramiche di Fausto Melotti che è stata proposta in asta il 27 novembre da Sotheby's a Milano.
Tra i 25 lotti proposti, segnaliamo “Cerchi”, ceramica del 1955 che, da una stima di partenza di €18.000-25.000 ha più che raddoppiato, andando venduta a € 52.500. Ancora, di Fausto Melotti “Vaso a Clessidra” stimato € 22.000-30.000, è stato aggiudicato a € 50.000.
Tra gli acquirenti, oltre ad influenti collezionisti italiani, hanno partecipato a questa ascesa del mercato della ceramica, bidder inglesi, tedeschi, svizzeri, americani, francesi, portoghesi, ed altri.

