Sotheby's, le regole del calcio vanno all'asta

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
6.7.2021
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Il prossimo 20 luglio andrà all'asta da Sotheby's un opuscolo di sedici pagine: niente di meno che le prime regole del calcio. Offerte aperte dal 12 al 20 luglio. Stima tra le 50 e le 70 mila sterline
1857, Sheffield, Inghilterra. Sono queste le coordinate spazio temporali dell'invenzione dal calcio, lo sport ad oggi ampiamente più seguito al mondo. Quasi un essere vivente su due – per l'esattezza 4 miliardi di persone - quando ne ha l'occasione, radio in mano o televisore acceso, segue la propria squadra del cuore. Allora invece erano ben pochi a conoscerlo e a praticarlo: il gioco del pallone lo si doveva difatti inventare. E per inventarlo servivano innanzitutto delle regole. Lo Sheffield Footbal Club, il club di calcio più antico al mondo, provvide: ne risultò un opuscolo di sedici pagine, che, riesumato più di 160 anni dopo, andrà all'asta il prossimo 20 luglio.
Il dottor Gabriel Heaton, specialista in libri e manoscritti di Sotheby's ha detto: “Questo eccezionale pezzo di storia dello sport ci riporta direttamente alle origini del 'bel gioco' oltre 160 anni fa. Fu a Sheffield che il calcio si rivelò per la prima volta come uno sport da spettatori senza rivali, che l'esperienza della competizione tra club fu sperimentata per la prima volta, e che i tifosi di calcio rivelarono per la prima volta la loro lealtà e passione. Questa fu la prima espressione della moderna cultura calcistica che conosciamo così bene oggi. Oltre ad essere un importante manufatto di per sé, l'opuscolo ci dà anche una visione unica dello sviluppo delle regole del gioco attraverso annotazioni scritte a mano - presumibilmente aggiunte dal suo primo proprietario - poiché le regole continuarono ad essere sviluppate e modificate nei primi anni".
Fondato nel 1857, lo Sheffield Football Club ha preceduto di sei anni la fondazione della Football Association, ed è riconosciuto sia dalla FA che dalla FIFA come il più antico club di calcio del mondo. Il Club ebbe un ruolo cruciale nella promozione di questo sport. Se infatti già all'epoca, per volontà della regina Vittoria, nelle scuole pubbliche e nelle università si giocava a calcio, fu lo Sheffield che, dapprima, portò il nuovo sport nella comunità e poi lo regolamentò, introducendo novità come il calcio di punizione indiretto, il calcio d'angolo e la traversa. Il comitato del club tenne una serie di riunioni nell'ottobre del 1858 per redigere le leggi del gioco, e fu deciso di stamparle e di darne una copia ad ogni membro del club. Prima della scoperta della copia che andrà all'asta il prossimo 20 luglio, l'unica copia conosciuta era quella che faceva parte dell'archivio storico del club stesso. La “nuova” copia, scoperta in un album vittoriano di proprietà di un ecclesiastico locale, il Rev. Greville John Chester (1830-92), porta la firma a matita di William Baker, il membro del comitato del club che firmò la bozza originale delle regole nei verbali del club il 21 ottobre 1858.
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La copia risulta essere di particolare valore anche per il fatto che è stata rivista nel tempo, per tenerla aggiornata con gli sviluppi normativi. Il più significativo è l'irrigidimento delle regole contro il tocco di mano. Le regole del 1858 non permettevano di tenere la palla in mano ma consentivano di "spingere o colpire la palla con la mano", dinamica che invece in una nota viene vietata in questa copia. Un'altra nota scritta a mano perfeziona la rimessa in gioco, specificando che la palla deve "toccare il terreno prima di entrare in contatto con qualsiasi giocatore" (legge 10). Un'altra modifica (legge 12) prevede che le bandiere siano posizionate a quattro metri da ogni palo della porta. Queste revisioni devono essere state fatte prima del 1862, quando il club pubblicò un nuovo regolamento che includeva questi e altri cambiamenti.

L'archivio storico del club è stato venduto da Sotheby's Londra il 14 luglio 2011 per 881.000 sterline.
Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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