Paris Classic Week, lo sfavillante lusso parigino di Christie’s

Alice Trioschi
Alice Trioschi
21.12.2022
Tempo di lettura: 2'
Si è conclusa a fine novembre l’intensa Classic Week tenuta da Christie’s nella propria sede parigina degli Champs-Élysées. Le quattro aste, che offrivano ai collezionisti anche gli arredi di Maria Antonietta, hanno raccolto un totale di circa 16 milioni di euro per più di mille opere vendute

Il 28 novembre, si è conclusa l’intensa Classic Week tenuta da Christie’s nella propria sede parigina degli Champs-Élysées. Le quattro aste, di cui una in presenza e tre online, hanno raccolto un totale di circa 16 milioni di euro per più di mille opere vendute. Delle quattro aste, l’Exceptional Sale del 22 novembre - unica in presenza - è quella che ha realizzato il risultato migliore per un totale di 8.7 milioni di euro e l’80 per cento di lotti venduti. 

Dei 34 pezzi disponibili, che variavano da arredamento a vino, il top lot dell’asta è stata una sorpresa. La nymphe Ersilie effrayée par un satyre masqué, una coppia di statue realizzata da Eduard Müller tra il 1870-1877, è stata venduta a 2.5 milioni di euro partendo da una base d’asta tra i 300.000 e i 500.000 euro. Gli arredi di Maria Antonietta, invece, hanno realizzato in parte i risultati previsti nelle stime d’asta, senza portare colpi di scena. Infatti, il comodino realizzato da Pierre Macret nel 1770 circa, stimato tra gli 800.000 e 1.2 milioni di euro, è stato aggiudicato per 942.000 euro. Diversamente, la poltrona in stile pseudo-classico “etrusco” di Georges Jacob, stimata tra i 100.000 e i 200.000 euro, è stata comprata per 906.000 euro. Infine, rilevante è stato anche il nuovo record realizzato dalla giacca di Chanel del 1996, venduta per 277.200 euro a fronte di una stima d’asta di 15.000 – 25.000 euro. 


La nymphe Ersilie effrayée par un satyre masqué (1870-1977) di Eduard Müller



La giacca di Chanel del 1996


La prima delle tre aste online, Livres rares et Manuscrits (9-21 novembre), ha venduto circa l’80 per centro dei 267 pezzi offerti all’asta, per un totale di circa 2.5 milioni di euro. Il top lot è stato il libro di Blaise Pascal Lettres de A. Dettonville, contenenti alcune delle sue invenzioni in campo geometrico. Partito da una stima d’asta compresa tra i 100.000 e i 150.000 euro, è stato venduto per 378.000 euro. Hanno realizzato un buon risultato anche il disegno Sable Mouvant (1966) di Pablo Picasso su un poema di Pierre Reverdy, aggiudicato per 138.000 euro e il libro Discours de la méthode di René Descartes nella sua prima edizione del 1637, battuto per 126.000 euro. 


Sable Mouvant (1966) di Pablo Picasso


Anche le ultime due aste online hanno realizzato buoni risultati. The Collector: Le Goût Français (10-23 novembre) ha totalizzato 2.6 milioni di euro con il 90 per cento dei 270 lotti venduti, mentre Maître Anciens – Peintures, Sculptures, Dessins (17-28 novembre) si è chiusa con un totale di 2.7 milioni di euro e l’82 per cento dei quasi 200 lotti in catalogo. I top lot di The Collector: Le Goût Français sono stati un paio di vasi di porcellana della dinastia Quing 81736-1795), stimati tra 40.000 e 60.000 euro e venduti per 56.700, e due vasi dell’epoca di Luigi XVI, stimati tra 5.000 e 7.000 euro e venduti per 50.400. In Maître Anciens – Peintures, Sculptures, Dessins, ha invece particolarmente destato l’attenzione dei collezionisti il quadro Salvator Mundi, realizzato da artisti di scuola italiana leonardesca nel 1600 circa (simile al famoso quadro già venduto da Christie’s nel novembre del 2017), stimato tra 10.000 e 15.000 euro e venduto per poco più di un milione. 


Salvator Mundi, scuola leonardesca, 1600 ca

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Esperta d'arte e del suo mercato, Alice ha lavorato nell'ufficio stampa di Christie's a Londra, occupandosi della relazioni interne ed esterne con i giornalisti. Dopo aver collaborato con Camera Arbitrale per la risoluzione di conflitti d'arte e beni culturali, oggi lavora per Fondazione Human Technopole occupandosi degli aspetti legali riguardanti il mondo della ricerca scientifica.

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