Chi (non) cerca trova: contadino scopre un mosaico bizantino

A volte anche chi non cerca trova. Soprattutto in Israele, terra ricca di una storia millenaria. O perlomeno, certamente non stava cercando quello in cui poi si è imbattuto l’uomo palestinese che scavando in un campo profughi a Gaza nell’intento di piantare degli ulivi, si è ritrovato sotto i piedi un mosaico bizantino decorato con uccelli e animali variopinti.

La scoperta
Il suo nome è Salman al-Nabahin, di mestiere contadino, tutto d’un tratto archeologo, e originario di Bureji a circa un chilometro dal confine con Israele. Come riportato da Al Jazeera la scoperta è avvenuta in modo del tutto casuale. Non capendo come i suoi alberi non avessero messo correttamente le radici, l’uomo insieme a suo figlio ha iniziato a scavare. Una volta portata alla luce la reliquia sono subito partite le ricerche. L’opera bizantina ha lasciato di stucco l’intera comunità, Nbahin compreso che ha dichiarato: "Lo vedo come un tesoro, più caro di un tesoro. Non è personale, appartiene a ogni palestinese".
Un mosaico eccezionale
L'archeologo René Elter, della Scuola Biblica e Archeologica Francese di Gerusalemme, ha dichiarato all'Associated Press che il mosaico è "eccezionale". "Si tratta dei più bei pavimenti a mosaico scoperti a Gaza, sia per la qualità della rappresentazione grafica che per la complessità della geometria. Non sono mai stati scoperti nella Striscia di Gaza pavimenti a mosaico di questa finezza, di questa precisione grafica e di questa ricchezza di colori" ha detto Elter.Il pavimento a mosaico risale a un'epoca compresa tra il V e il VII secolo, ma è necessario condurre uno scavo adeguato per determinare quando è stato costruito esattamente e se faceva parte di un complesso religioso o secolare.