Hyphae, dove le cose cadono e non ritornano più a se stesse

1.7.2021
Tempo di lettura: 2'
Tessitura è la parola che più rimbalza in mente visitando la nuova mostra di Riccardo Arena alla Galleria Milano che fa seguito ai progetti Cina “Four Times a Tree” (2006/2008), Argentina “Dual death Ellero and visual ecosystem” (2009/2012), Russia“Vavilon” (2013/2017)
Hyphae intreccia fili di esperienze e racconti che ci conducono da una stanza all'altra della storica galleria milanese attraverso modi, materiali e tecniche diverse, come emanati da terre (e cieli) che sono la culla della nostra civiltà, l'Armenia, l'Etiopia, l'Iran. La visita è un'esperienza le cui reti rimangono a lungo impresse nella memoria.
Si tratta di sculture, collage, fotografie, disegni a china come “raccolti” in un viaggio creativo che ritrovano radici e fonti nel volume di Arena suddiviso in 21 capitoli: LuDD Topografia della Luce (Kunstverein Publishing Milano & Boite Editions Lissone). Riccardo Arena (1979-) in mostra tesse un percorso di opere senza tempo - nelle due sale della galleria - ispirate a teorie scientifiche, biografie e mitologie, in un'installazione per così dire nomade, nei mesi dell'esposizione al pubblico: più volte l'artista milanese ha reimpaginato l'allestimento con suggestioni differenti.

Un contenuto sempre a molte voci, con un sapiente uso delle diverse tecniche espressive e dagli intensi rimandi poetici. La mostra Hyphae. Dove le cose cadono e non ritornano più a se stesse di Riccardo Arena con la cura di Katia Anguelova credo che sarebbe piaciuta anche ad Adalgisa Lugli storica dell'arte scomparsa troppo presto e autrice, tra gli altri, del volume Wunderkammer La Stanza delle Meraviglie scritto e composto nel lontano 1997.


Un contenuto sempre a molte voci, con un sapiente uso delle diverse tecniche espressive e dagli intensi rimandi poetici. La mostra Hyphae. Dove le cose cadono e non ritornano più a se stesse di Riccardo Arena con la cura di Katia Anguelova credo che sarebbe piaciuta anche ad Adalgisa Lugli storica dell'arte scomparsa troppo presto e autrice, tra gli altri, del volume Wunderkammer La Stanza delle Meraviglie scritto e composto nel lontano 1997.