Art advisory e Miart: parla Perissinotto (Ispb)

Teresa Scarale
Teresa Scarale
22.3.2019
Tempo di lettura: 3'
Intesa Sanpaolo è per il secondo anno consecutivo main partner di Miart, la manifestazione milanese dedicata all'arte globale. E Saverio Perissinotto, direttore generale della divisione private banking, svela per la prima volta il dietro le quinte di un mondo che vive di cura, professionalità e passione

Il sostegno a Miart da parte di Intesa Sanpaolo è l'esito naturale di una filosofia di gruppo da sempre improntata a promuovere arte e cultura su tutto il territorio nazionale, e non solo: si pensi all'accordo con l'Ermitage di San Pietroburgo

Dal punto di vista private, questo si traduce in un'articolazione mirata e altamente specialistica del servizio di consulenza d'arte, dal passaggio generazionale alle valutazioni, passando per analisi di mercato puntuali e opportuni caveat

L'edizione 2018 di Miart è andata bene, e ora le attese sono tutte puntate sulla 2019, caratterizzata dalla presenza di un numero ancora maggiore di gallerie estere e dai consueti, apprezzati talk con Alberto Fiz e Marina Mojana

Art advisory vuol dire non solo aver cura di valore, storia, identità familiari ed intime. Significa per questo anche esercitare tatto e sensibilità opportuni per instaurare col cliente un dialogo che si avvale di un linguaggio unico. Quello della competenza, dell'intuito, dell'amore, della conoscenza profonda. Qualità non estranee ad Intesa Sanpaolo Private Banking, che della consulenza d'arte fa uno dei suoi fiori all'occhiello. E non poteva essere diversamente. Per il secondo anno consecutivo infatti il gruppo Intesa Sanpaolo è infatti main partner di Miart. La fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini aprirà i battenti al pubblico dal 5 al 7 aprile 2019, nel cuore della Art Week milanese. We Wealth nel frattempo ha fatto una chicchierata con Saverio Perissinotto, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking.
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Saverio Perissinotto, direttore generale di Ispb

Intesa Sanpaolo e Miart


L'intervista


Perché la scelta di sponsorizzare Miart?


Il gruppo Isp da sempre è impegnato nella promozione dell'arte e della cultura. Per questo, la Direzione centrale arte, cultura e beni storici, elabora un articolato progetto cultura. Alle Gallerie d'Italia, presenti sul territorio con i tre poli museali a Milano, Napoli e Vicenza, è esposta una selezione delle oltre 30.000 opere di proprietà. L'attenzione che il gruppo e Ispb dedicano al mondo dell'arte si concretizza anche nella partecipazione come main partner a Miart 2019.

Si tratta della manifestazione italiana di arte moderna e contemporanea più attrattiva per i collezionisti e gli investitori. La sua crescita in termini di reputazione e notorietà negli ultimi anni l'ha resa appetibile anche ai galleristi stranieri (quest'anno sono 72) con adesioni di alto livello. Miart è stabilmente entrata a far parte di un movimento che a Milano ha dimostrato di sapersi rinnovare con l'apertura di molte fondazioni private e luoghi di cultura per l'arte contemporanea.

In cosa consiste il vostro servizio di art advisory in Ispb?


L'art advisory rientra nei nostri servizi di wealth management per la gestione del patrimonio in tutte le sue articolazioni. Il servizio consiste nell'assistere i clienti private nella gestione del loro patrimonio artistico fornendo indicazioni sulle opportunità d'investimento o di disinvestimento, anche all'estero, e sulle opportunità di valorizzare le collezioni. Aspetto fondamentale è quello di offrire un servizio personalizzato, che consente di affiancare il cliente nella gestione di ogni esigenza: dalle procedure di compravendita in asta o in trattativa privata, al seguire le pratiche di autenticazione di un'opera d'arte, al restauro, trasporto o assicurazione.
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Courtesy Miart 2019

Gestite l'attività in house, oppure tramite consulenti, galleristi, esperti d'arte esterni?


La caratteristica specifica del nostro servizio di art advisory  è quella di porsi come arbitro super partes rispetto al mercato. Non ci sono dunque affidamenti diretti ma, in ogni circostanza, si analizza la soluzione più opportuna, rivolgendosi poi al mercato, selezionando galleristi o case d'asta. L'attività di consulenza è gestita tramite Eikonos Arte con gli art advisor Marina Mojana, specialista in arte antica e Alberto Fiz, specialista in arte moderna e contemporanea. Nel caso sia necessario avere un supporto specialistico, in particolare per le autentiche, ci si rivolge agli esperti più qualificati di ogni singolo artista.

Chi sono gli acquirenti e i venditori?


E' difficile fare delle classificazioni. Generalmente i venditori sono prevalentemente persone mature o eredi che dispongono di un patrimonio da valutare magari in vista di una possibile liquidazione, non sempre consapevoli del reale valore economico e artistico. Grazie al servizio di art advisory il cliente assume consapevolezza del valore di un'opera, sia in caso di numeri superiori alle aspettative che inferiori.

Chi decide di acquistare arte lo fa in un'ottica d'investimento a medio-lungo termine, raramente con l'idea di sfruttare le opportunità offerte da un mercato illiquido e spesso volatile. Le collezioni nascono e crescono su specifico input dell'appassionato, guidato nella sua ricerca per ottenere offerte il più possibile equilibrate e favorevoli. Il servizio di art advisory è quindi utile per delimitare l'ambito nel quale muoversi.

C'è anche una fascia di clienti più giovani che desidera creare collezioni d'arte contemporanea, attenta ai giovani artisti.
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Lucio Fontana, dalla mostra "Lucio Fontana. Ambienti / Environments", 2018, courtesy Hangar Bicocca. Per questa mostra l'Hangar Bicocca ha vinto il premio internazionale Global Fine Art Award 2018 per la categoria “Best Impressionist and Modern”

Qual è la tipologia di arte preferita nelle transazioni che seguite?


Molto variegata. Vincono i settori tradizionali nell'arte antica, moderna e contemporanea. Il collezionismo ama gli anni Sessanta, rivalutati ampiamente dal mercato tra il 2013 e il 2016. Si pensi a Lucio Fontana, Enrico Castellani, Paolo Scheggi e Agostino Bonalumi. Non manca poi l'interesse verso i maestri classici che hanno oggi quotazioni interessanti, così come i protagonisti dell'800. Vale a dire, Mosé Bianchi, Giovanni Fattori, Giovanni Boldini. Nonostante le difficoltà attributive, anche l'arte antica è amatissima dal collezionismo di nicchia, che ne comprende le potenzialità anche commerciali.
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Agostino Bonalumi, Rosso, tela estroflessa, acrilico. Courtesy Palazzo Reale, Milano

Vedete, come società di pb, l'andamento delle vendite? Avete qualche percezione sui movimenti di mercato?


Gli esperti di Eikonos Arte monitorano l'andamento del mercato grazie a banche dati e al costante scambio informativo con antiquari e galleristi, utile per carpire le tendenze dominanti.

Ad esempio, già nel 2015 i clienti erano stati invitati alla prudenza rispetto alla speculazione in atto verso gli anni Sessanta. A breve gli esperti attendono una ripresa degli anni Ottanta. Anche per quanto riguarda l'arte antica però, pur con meno variabilità, vi è stato un cambiamento di gusto: il vedutismo del ‘700 è oggi meno ricercato che in passato. Ora vince la pittura di figura, ancora molto sottovalutata, così come le nature morte. Opportunità di investimento non mancano pure in ambito post rinascimentale.

Tornando a Miart, quale bilancio dell'edizione 2018 e quali le attese per l'edizione 2019?


Nel 2018 Miart ha dato buoni risultati, premiando soprattutto gli artisti italiani e stranieri già consolidati, sebbene non sia mancata l'attenzione verso fotografia e protagonisti ancora sottovalutati. La presenza delle molte gallerie straniere che trattano l'arte italiana potrebbe poi incentivare il mercato domestico.

Grazie al successo ottenuto, Ispb presenterà ancora una serie di talk, curati da Alberto Fiz e Marina Mojana, con collezionisti ed esperti del settore. Per tutte le giornate della fiera, poi, i nostri esperti di art advisory saranno a disposizione dei clienti con gli specialisti di wealth management.
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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