L'Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg

15.9.2021
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Pierre Rosenberg parigino doc, autorevole direttore del Louvre e insigne specialista di pittura francese del Sei-Settecento ci invita con questa mostra L'Arca di Vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg (a cura di Giordana Naccari e Cristina Beltrami) nella sua stanza dei giochi
Pierre Rosenberg parigino doc, autorevole direttore del Louvre e insigne specialista di pittura francese del Sei-Settecento ci invita con questa mostra L'Arca di Vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg (a cura di Giordana Naccari e Cristina Beltrami) nella sua stanza dei giochi. Un gioco iniziato trent'anni fa con un bassotto rosso acquistato per la suocera..che oggi è la mascotte felice di un coloratissimo e vivido zoo in vetro creato in gran parte dagli artisti di Murano.
La raccolta, con i suoi 750 animaletti in mostra a Venezia, porta con sé - e trasmette - il divertimento e la cura del collezionista mentre traspare, se così si può dire, anche il suo amore per la città di Venezia che tanto spesso lo accoglie. E' una collezione di divertito “radicamento” che Le Stanze del Vetro e la fondazione Cini ospitano fino al primo di novembre 2021.
La raccolta, con i suoi 750 animaletti in mostra a Venezia, porta con sé - e trasmette - il divertimento e la cura del collezionista mentre traspare, se così si può dire, anche il suo amore per la città di Venezia che tanto spesso lo accoglie. E' una collezione di divertito “radicamento” che Le Stanze del Vetro e la fondazione Cini ospitano fino al primo di novembre 2021.
La passione di Rosenberg per lo zoo di vetro sta nel suo racconto di una visita di molti anni orsono, fatta con la moglie Beatrice, alla vetreria di Murano di Archimede Seguso (1909-1999) che gli soffia con magia e lì per lì una volpina blu.

Ma la serie delle volpi è superbamente rappresentata dalla affilata figurina di volpe degli anni Trenta, che annusa l'aria, elegantissima nel suo vetro soffiato a specchio da Napoleone Barovier (1881-1957). Gli oltre 750 pezzi del bestiario in esposizione – tra gruppi di elefanti, di cani, di ippopotami, gatti, giraffe, mammut, orsi, pappagalli, pesci, tartarughe, balene sono ambientati in decine di diorami il cui allestimento è curato da Denise Carnini e Francesca Pedrotti.

Sono ambienti dedicati via via al bosco, alla fattoria, alla giungla, al deserto, al mare, allo stagno, al sottobosco .. ed e' davvero entusiasmante scoprirvi tra le foglie o le dune di sabbia i minuscoli abitanti nelle loro prodigiose fatture. Una sezione della mostra è dedicata agli insetti realizzati in scala reale dall'artista del vetro a lume, Bruno Amadi (1946-): coleotteri, bruchi, formiche rosse, mosche, tutta una serie di farfalle dalle ali fatte di trasparenze screziate e poi ragni - ballerini e non - ma spesso completi di finissime ragnatele…

Non mancano esemplari delle serie più note, come quelli a firma di Napoleone Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per Venini, esposti accanto ad esemplari più conosciuti della Seguso Vetri d'Arte, agli zebrati di Barovier &Toso, agli acquari di Alfredo Barbini. È un vasto campionario di animali realizzati anche da vetrerie meno famose ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento.

Si incontra insomma un vastissimo eclettico zoo, tanto fragile quanto sorprendente, che non si lascia facilmente raccontare ma va visitato con amici alla scoperta dei propri animaletti prediletti.

Ma la serie delle volpi è superbamente rappresentata dalla affilata figurina di volpe degli anni Trenta, che annusa l'aria, elegantissima nel suo vetro soffiato a specchio da Napoleone Barovier (1881-1957). Gli oltre 750 pezzi del bestiario in esposizione – tra gruppi di elefanti, di cani, di ippopotami, gatti, giraffe, mammut, orsi, pappagalli, pesci, tartarughe, balene sono ambientati in decine di diorami il cui allestimento è curato da Denise Carnini e Francesca Pedrotti.

Sono ambienti dedicati via via al bosco, alla fattoria, alla giungla, al deserto, al mare, allo stagno, al sottobosco .. ed e' davvero entusiasmante scoprirvi tra le foglie o le dune di sabbia i minuscoli abitanti nelle loro prodigiose fatture. Una sezione della mostra è dedicata agli insetti realizzati in scala reale dall'artista del vetro a lume, Bruno Amadi (1946-): coleotteri, bruchi, formiche rosse, mosche, tutta una serie di farfalle dalle ali fatte di trasparenze screziate e poi ragni - ballerini e non - ma spesso completi di finissime ragnatele…

Non mancano esemplari delle serie più note, come quelli a firma di Napoleone Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per Venini, esposti accanto ad esemplari più conosciuti della Seguso Vetri d'Arte, agli zebrati di Barovier &Toso, agli acquari di Alfredo Barbini. È un vasto campionario di animali realizzati anche da vetrerie meno famose ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento.
Si incontra insomma un vastissimo eclettico zoo, tanto fragile quanto sorprendente, che non si lascia facilmente raccontare ma va visitato con amici alla scoperta dei propri animaletti prediletti.