La Ligue de football professionnel potrebbe cedere una parte della sua partecipazione nella newco che gestirà i suoi diritti tv e di broadcasting su internet
Oltre 10 fondi di private equity hanno presentato manifestazioni d’interesse non vincolanti nel mese di dicembre. Un gruppo ora ridottosi a una manciata di offerenti
Prima il tramonto dell’accordo con la Serie A, poi la
partnership storica con LaLiga. E ora le nuove manovre sulla Ligue 1, il massimo campionato francese. I fondi di private equity continuano a puntare sul pallone, in una fase in cui sempre più investitori guardano ai deal sportivi. Cvc Capital Partners, Hellman & Friedman, Silver Lake e Oaktree Capital (stando a quanto rivelato dal Financial Times) si starebbero preparando a mettere sul piatto 1,5 miliardi di euro, mentre diversi club d’oltralpe tentano di ripianare le proprie situazioni finanziarie.
La Ligue de football professionnel (l’organo che, sotto l’egida della federazione calcistica francese, gestisce i campionati di Ligue 1 e di Ligue 2, ndr) potrebbe cedere infatti una parte della sua partecipazione nella newco che gestirà i suoi diritti tv e di broadcasting su internet. Si parla di una quota fino al 15% per una valorizzazione sui 10 miliardi di euro. Oltre 10 fondi di private equity, rivela il quotidiano economico-finanziario britannico, hanno presentato manifestazioni d’interesse non vincolanti nel mese di dicembre. Un gruppo che oggi si è ridotto a una manciata di offerenti, che dovranno presentare le proprie proposte entro la scadenza del 9 marzo.
Il massimo campionato francese era entrato in crisi due anni fa, quando Mediapro aveva smesso di pagare le rate del suo accordo annuale per i diritti tv da 780 milioni di euro. Il che avrebbe spinto la Ligue 1 a indebitarsi e a rivendere i diritti fino alla fine della stagione 2023-2024 ad Amazon. Senza dimenticare che la crisi pandemica ha generato anche un crollo delle entrate da biglietti, merchandising e sponsorizzazioni.
Si tratterebbe dunque del secondo deal per un campionato europeo, dopo che LaLiga e Cvc hanno firmato un accordo strategico alla fine dello scorso anno per la messa in moto di “Boost LaLiga”, il progetto che consentirà alla massima serie spagnola di mettere a terra un piano strategico d’investimenti a lungo termine. L’accordo ha visto la partecipazione di attori come Rothschild & Co e Duff & Phelps. Inoltre, LaLiga è stata assistita da Uría Menéndez, Kpmg e Bibium Capital, mentre Cvc da Latham & Watkins, Two Circles e Oliver & Ohlbaum.
L’iniezione da 1,994 miliardi impegna i club partecipanti a destinare fino al 70% dei fondi a investimenti in infrastrutture, internazionalizzazione, marchi e prodotti, acquisizione di talenti, strategie di comunicazione, innovazione e tecnologia, oltre a un piano di sviluppo dei contenuti per le piattaforme digitali e i social media. Fino al 15%, invece, potrà essere utilizzato per ingaggiare giocatori e un ulteriore 15% per ripianare la situazione finanziaria. Ricordiamo che Cvc aveva visto eclissare invece l’accordo con la Serie A (dopo l’approvazione all’unanimità dell’offerta economico-finanziaria da 1,7 miliardi della cordata composta da Cvc Capital Partners, Advent International e Fsi nel mese di novembre 2020) col dietrofront di sette club: Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona.
La Ligue de football professionnel potrebbe cedere una parte della sua partecipazione nella newco che gestirà i suoi diritti tv e di broadcasting su internetOltre 10 fondi di private equity hanno presentato manifestazioni d’interesse non vincolanti nel mese di dicembre. Un gruppo ora ridottosi a una…