Il regolamento Priips prevede che i fornitori di tutti i prodotti di investimento a cui gli investitori retail hanno accesso, pubblichino proiezioni delle future prestazioni per aiutare i clienti a prendere decisioni più consapevoli
Nel caso dei prodotti Oicvm la prescrizione è stata sospesa fino al 2020
In attesa di una revisione, Efama chiede il prolungamento di questa esenzione
I fondi comuni di investimento – che rientrano nella sorveglianza Ue – in quanto prodotti Oicvm oggi beneficiano di un’esenzione, cioè non sono tenuti a conformarsi alle regole Priips, fino al 2022. Proprio perché la scadenza si avvicina Efama chiede che questo termine venga prorogato finchè la normativa non sia soddisfacente per tutti i prodotti di investimento,
Il regolamento Priips è stato introdotto nel 2018 per rendere più facile agli investitori retail la comprensione dei prodotti di investimento. Richiede infatti che i gestori patrimoniali forniscano un’informativa riguardo rischi e previsioni di performance dell’investimento, in modo che i risparmiatori possano fare scelte consapevoli. “Il regolamento mira a livellare il campo di gioco sul quale devono confrontarsi i diversi prodotti e i differenti canali di distribuzione”, chiarisce Assogestioni sul sito istituzionale. “Il Regolamento si applica tanto ai prodotti d’investimento al dettaglio “pre-assemblati” (Prip) quanto ai prodotti di investimento assicurativi (Iip). In particolare, vi rientrano anche i prodotti a capitale garantito, i prodotti e depositi strutturati (fatta eccezione per quelli legati a soli tassi di interesse), gli Oicvm e i Fia “retail”, alcuni prodotti assicurativi (incluse le polizze unit-linked) e alcuni prodotti derivati”.
Secondo Tanguy van de Werve, direttore generale di Efama, il regime dei Priips “è un limbo. Questo sfortunato risultato – scrive nella lettera destinata a Bruxelles – sta collocando le istituzioni dell’Ue, nonché i partecipanti al mercato, in un territorio inesplorato in termini di processo legislativo. È inoltre dannoso per gli investitori al dettaglio che continueranno a soffrire di informazioni non ottimali, se non addirittura fuorvianti”. E riguardo all’imminente scadenza dell’esenzione per i fondi: “Questa tempistica non può più essere ragionevolmente rispettata, poiché al settore deve essere concesso un tempo di consegna sufficiente per attuare i cambiamenti”.
Efama sottolinea che una revisione del regolamento è attesa da tempo e dovrebbe essere avviata il più presto possibile, per evitare ulteriori danni agli investitori al dettaglio. L’Associazione riconosce “gli instancabili sforzi compiuti negli ultimi 18 mesi nel tentativo di trovare una soluzione praticabile per affrontare gli attuali difetti del Priip Kid” ma che non è ancora abbastanza.