Goldman Sachs ha pubblicato il report “Italy asset manager: attractive entry point for BMED, upgrade to Buy; FBK down to Neutral” con il quale ha fatto il punto sugli asset manager italiani
Nel mondo del risparmio gestito italiano, FinecoBank è quella che crescerà di più in termini di masse in gestione (8,5% annuo nei prossimi tre anni). Ma attualmente il prezzo è un pò caro
Utili in crescita, rapporto p/e in contrazione, il 50% dei fondi esposto all’azionario sono invece motivi per cui puntare su Banca Mediolanum
Nonostante i picchi di volatilità e l’incertezza del mercato il 2020 è stato comunque un anno buono per il risparmio gestito italiano. Dopo le chiusure delle filiali bancarie nel marzo / aprile 2020 e sulla scia dei continui blocchi, gli asset manager sono riusciti a guadagnare quote di mercato dalle piccole banche locali grazie alla loro flessibilità, attività incentrate sul cliente e livelli più elevati di digitalizzazione dei loro servizi. Ciò ha portato Fineco a catturare il 25% della quota di mercato nel 2020 in termini di massa gestita, in aumento dal 9% registrato a dicembre 2019. Allo stesso modo, Banca Generali e Banca Mediolanum hanno catturato il 19% e il 20% delle vendite della rete finanziaria italiana da una quota di mercato iniziale di rispettivamente l’11% e il 14%.
Goldman Sachs si aspetta che questa tendenza continui nel medio termine poiché gli effetti del covid potrebbero essere un acceleratore del trend di digitalizzazione all’interno del mercato bancario italiano. La crescita organica delle masse in gestione di Fineco potrebbe essere del 8,5% annuo tra il 2021 e il 2023, con un rilevante contributo da Fineco Asset Management. Segue Banca Generali con il 6,1% di crescita, sostenuta dall’espansione di Lux IM. Per Banca Mediolanum e Azimut invece le masse in gestione aumenteranno del 5,2% e del 3% annuo.
Infine nonostante la previsione di una crescita organica del gestito e utili in crescita del 3%, Goldman Sachs ha rivisto al ribasso il giudizio di acquisto su Fineco, stimando che il prezzo di 27,6 volte superiore agli utili più che incorpori questi trend. Il target price conseguente è stato rivisto a 14,2 euro (dal 14,7 precedente. In salita a 8,70 euro quello di Banca Mediolanum e a 32,5 euro quello di Banca Generali, titoli che Goldman Sachs consiglia di mettere in portafoglio. Infine, giudizio neutro per Azimut (target price a 21,1).