Groupama AM: investire nelle eccellenze, a prescindere dal contesto di mercato

3.12.2021
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La pandemia ha premuto sul bottone Stop della produttività. Banche centrali e governi hanno invece pigiato il pulsante On degli stimoli, spingendo sulla ripresa. Il risultato? Una accelerazione della crescita dei prezzi, che non preoccupa però coloro che hanno investito in aziende medio-piccole in settori di mercato con elevato pricing power. Scopriamo di più con Groupama Asset Management
Sconfiggere la complessità del mercato investendo in aziende altamente concorrenziali a piccola e media capitalizzazione in grado di rendersi indispensabili nella filiera dei processi produttivi e distributivi. Giunti all'ultimo mese di un 2021 sfidante, gli esperti di Groupama Asset Management tornano a porre il focus sulla classe di attivi delle small & medium cap, interessante per una caratteristica propria: la capacità di generare performance positive a prescindere dal contesto di mercato. Se ne è parlato la scorsa settimana a Milano in occasione di un workshop organizzato dall'asset manager francese per i suoi clienti proprio sul tema “Quale ruolo per le small&mid cap europee nell'outlook 2022?”.
Tutte le forze dell'inflazione
Il periodo di crescita economica che viviamo si lega a doppio filo con tre condizioni che caratterizzano l'ambiente economico odierno: scarsità di inventario, un ostacolo per il processo produttivo e l'espansione; enormi bacini di liquidità risparmiata, pronti ad essere impiegati in un mercato caratterizzato da incertezza; esigenze di investimento sempre più sfidanti, sia a livello pubblico (nell'ottica della transizione) che privato (aspetto che spesso non trova risposta nel mercato).
“Il principale timore di mercato, al momento, resta comunque quello dell'inflazione”, che negli Stati Uniti ha toccato a novembre i massimi da trent'anni e che in Europa continua a muoversi al di sopra dei livelli pre 2008. A tal proposito, commenta Christophe Morel, Head of Economic Research di Groupama AM, “assistiamo a un bilanciamento di forze deflattive e inflattive. Delle prime fanno parte l'innovazione tecnologica e la bassa forza contrattuale salariale; delle seconde fanno parte la riallocazione delle risorse economiche, le politiche accomodanti e di governo, la ripresa delle spese e tutte quelle tematiche più legate al tema della sostenibilità e dei diritti.” Al momento, in termini di forza relativa, la bilancia pende sulle forze inflattive.
Come approcciarsi al tema del rialzo dei prezzi?
“Se nel 2019” prosegue Morel, “ci avessero chiesto: Cosa vi aspettereste se immettessimo sul mercato un corrispettivo pari al 20% del Pil di ogni paese sviluppato e stessimo a vedere il risultato? La risposta sarebbe stata banale: un rialzo del livello di inflazione”.
Partiamo proprio dall'inflazione: “La pandemia è sopraggiunta imponendo il blocco delle attività produttive e della circolazione, ma, a differenza di un evento catastrofico (penso a una guerra), non ha demolito edifici e distrutto centri produttivi. Questo significa che ogni risorsa iniettata ex post all'interno dell'economia può essere utilizzata per ripristinare l'attività e tornare a produrre e consumare, senza utilizzare tempo e risorse (che pesano sull'inflazione) nel processo di ricostruzione”. In altre parole: “le risorse che destiniamo oggi al mercato si traducono immediatamente in consumi e capacità produttiva, che implica a sua volta un rialzo del livello dei prezzi dovuto alla spesa per consumi e un utilizzo dei deficit di bilancio a supporto della ripresa economica post pandemica, vale a dire minori preoccupazioni sul debito”.
Dove investire a prescindere dal contesto di mercato
Le strategie small e mid cap di Groupama AM, declinate in tre fondi (Groupama Avenir Euro, G Fund Avenir Europe e G Fund Avenir Small Cap) si muovono in modo svincolato dal benchmark, adottano un approccio di puro stock picking, long only, che esclude l'attività di market timing.
Con focus specifico sulla gamma Avenir, si tratta di fondi concentrati e ad alta convinzione, che hanno come obiettivo individuare i campioni di domani in cui investire per un orizzonte di lungo termine (5-10 anni).
“Investiamo in aziende con bilanci solidi, con barriere all'ingresso, una prospettiva di crescita interessante, un track record positivo, una buona capacità di gestione del rischi e che abbiano il potere di fare prezzo (pricing power) ovvero di scaricare il peso di un rialzo dei prezzi all'esterno grazie alla loro posizione preservando i propri margini” spiega Stéphane Fraenkel, Deputy Head equities and convertibles, Portfolio manager di Groupama AM.
Scegliere i campioni per decorrelare
In un contesto inflattivo e sfidante come quello odierno, investire in small-mid cap che sono 'campioni' nel loro ambito “permette di decorrelare il portafoglio. Un esempio arriva dalle realtà più piccole operanti nel settore della logistica o dei chip: si tratta di aziende che non risentono dei macro trend di mercato e che rappresentano una nicchia di successo, ponendosi a monte del processo di sviluppo di interi settori (in questo caso, e-commerce e veicoli elettrici).
A livello di breakdown settoriale, il fondo G Fund Avenire Europe a fine ottobre 2021 presentava una sovra esposizione rispetto al benchmark (l'MSCI Europe Small Caps Euro) su settori quali l'information technology (Ict, nelle declinazioni della digitalizzazione, dell'automazione, della logistica, dell'automotive) e l'healthcare (con focus su tecnologia medicale, macchine e attrezzature; i gestori non considerano strategici il comparto biotech e dei farmaci). Altra posizione importante riguarda l'industria, che racchiude in sé le declinazioni dell'ambito Ict e che punta a nuovi investimenti (in ambito R&S e servizi in outsourcing).