Gli strumenti preferiti da Lady euro restano il Pepp e il Tltro: entrambi “si sono dimostrati efficaci nell’attuale situazione”
Lagarde non si abbandona all’entusiasmo per i risultati ultra positivi del vaccino Pfizer, puntualizzando che la ripresa dipenderà dal ritmo di distribuzione dello stesso. La recessione in corso “pone rischi eccezionalmente alti”
L’ex direttrice del Fondo monetario internazionale poi lancia l’allarme sulla situazione delle imprese “che finora sono sopravvissute”. Dato che lo hanno fatto a debito, potrebbero decidere di non continuare a indebitarsi e di chiudere
Bce, il forum delle banche centrali incorona i due strumenti più efficaci
“Calibrare” dall’ultimo meeting Bce è il verbo preferito di Christine Lagarde. Nel suo intervento di apertura a quello che in tempi normali è il forum di Sintra (Portogallo), la presidente Bce ha ribadito il suo impegno a sostenere l’economia europea. Gli strumenti preferiti da Lady euro restano il Pepp (programma di acquisto di emergenza pandemica) e il Tltro, il programma di rifinanziamento interbancario a lungo termine. Entrambi “si sono dimostrati efficaci nell’attuale situazione”. Inoltre, presentano il vantaggio di poter “essere regolati dinamicamente per reagire all’evoluzione della pandemia”. Per questo motivo “rimarranno probabilmente gli strumenti principali per calibrare la nostra politica monetaria”.
Una ripresa accidentata e non lineare
Nel suo discorso al forum delle banche centrali, la numero uno dell’Eurotower smentisce le indiscrezioni della vigilia. I rumores infatti parlavano di una preferenza per gli acquisti di debito con il vecchio programma App di Mario Draghi, piuttosto che con il Pepp, creazione del marzo 2020. Lagarde non si abbandona all’entusiasmo per i risultati ultra positivi del vaccino Pfizer, puntualizzando che la ripresa dipenderà dal ritmo di distribuzione dello stesso. La recessione in corso “pone rischi eccezionalmente alti”. Un risanamento “accidentato e non lineare” è altamente probabile (del resto, era stata la stessa Lagarde a parlare di ripresa a W).
Allarme sulle imprese sopravvissute alla crisi
L’ex direttrice del Fondo monetario internazionale poi lancia l’allarme sulla situazione delle imprese “che finora sono sopravvissute”. Dato che lo hanno fatto a debito, potrebbero decidere di non continuare a indebitarsi e di chiudere. Ciò innescherebbe un “moltiplicare delle chiusure delle imprese nel quale il fallimento di un’impresa, di fronte alle misure restrittive, si ripercuote sulla domanda di altre imprese, spingendole a ridurre la produzione”. Per questo le politiche fiscali e monetarie devono essere pronte e corpose nella protezione dell’economia. Tuttavia, la Lagarde bacchetta chi parla di zombificazione delle aziende, definendole “preoccupazioni fuori luogo”. Gli aiuti pubblici non sono “un ostacolo alla distruzione creativa, specialmente ora che un vaccino è in vista”.
Ci siamo e ci saremo
Poi, un moto di fierezza su quanto fatto finora e una rassicurazione. “La Bce c’era durante la prima ondata e ci sarà nella seconda ondata. Siamo, e continueremo ad essere, totalmente impegnati a sostegno della popolazione europea”. Dalle pagine del FT intanto, anche il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni si preoccupa di non sottrarre a una possibile ripresa il supporto delle istituzioni europee. E lo fa menzionando ancora una volta la possibilità che il Patto di stabilità resti in pausa anche nel 2022. “L’idea di una ripresa a V è un’illusione e non ci ho mai creduto”, dice al quotidiano finanziario britannico, in perfetto accordo con la presidente Bce. “La clausola di salvaguardia del Patto resterà in vigore per tutto il 2021 ma ciò non significa che da gennaio 2022 sarà interrotta”.
La Borsa continua il rialzo
Piazza Affari ha chiuso la seduta del 11 novembre 2020 in rialzo per il terzo giorno consecutivo, sulla scorta dei progressi sul vaccino. L’indice Ftse Mib, salito quasi a +1%, ha chiuso con un rialzo dello 0,68% a un soffio da quota 21mila punti, toccata l’ultima volta lo scorso 5 marzo 2020. Diasorin a +3,86%, spinta dai conti trimestrali e dall’interesse degli investitori per il settore in Europa, balzo di Recordati (+2,54%). Acquisti anche su Inwit (+2,99%), Cnh (+2,75%).