La popolazione mondiale con un’età superiore ai 60 anni sfiora il miliardo e la forza lavoro globale nel settore sanitario tocca i 50 milioni
Le dosi che potrebbero essere distribuite nel 2022 toccano gli 1,5 miliardi
“Saranno privilegiati gli investimenti in quelle aree geografiche dove i governi possono dare più sostegno ai cittadini e alle aziende”, spiega Parenti
I mercati torneranno prima alla normalità
Eppure, secondo Gianluca Parenti, partner di Intermonte e responsabile di The Intermonte Eye, i mercati finanziari potrebbero tornare a uno scenario “back to normal” prima del 2022. “Credo che la situazione cambi a seconda delle aree geografiche – spiega – Per esempio da noi abbiamo visto che il virus colpisce soprattutto le persone con un’età superiore ai 60 anni, mentre in Sud America vengono colpiti prevalentemente i giovani”.
L’Europa trainerà gli investimenti
Occhi puntati dunque sull’Europa che, avendo “dimostrato di essere più efficiente nel convivere con il virus, di avere sistemi sanitari diversi e una diversa capacità economica dei singoli paesi”, potrebbe riuscire a gestire meglio i prossimi due anni rispetto al Sud America e agli Stati Uniti. Tra l’altro, secondo Marco Cavaleri dell’Agenzia europea del farmaco, alcuni vaccini attualmente in sperimentazione potrebbero essere pronti per l’approvazione entro un anno. Diverso è il caso dell’Asia, dove gli esperti discutono sull’affidabilità dei dati. “Teoricamente è solida, qualora i dati presentati fossero veritieri – spiega Parenti – Ma se si tornasse all’isolazionismo, sarebbe ridotta nei portafogli degli investitori e si tornerebbe molto di più sui mercati locali, dove ci sono più certezze”.
Powell: senza un vaccino nessuna piena ripresa
Dall’altra parte del globo, il presidente della Fed Jerome Powell in un’intervista alla Cbs ha dichiarato che, anche nel caso in cui ci fosse un rimbalzo nella seconda metà dell’anno, senza un vaccino una “piena ripresa dell’economia americana non potrà avvenire”. Intanto, le dichiarazioni della società statunitense di biotecnologia Moderna hanno mostrato i propri effetti positivi sui mercati. L’S&P 500 ha chiuso la seduta del 18 maggio in salita a 2.953,91 punti. Bene anche il Nasdaq composite index che ha toccato i 9.234,83 punti, registrando il +2,44%.