Usa, patria dei dividendi tra aristocratici e banche

30.6.2021
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Le banche americane hanno superato lo stress test delle Fed e sono pronte ad aumentare i dividendi. Entreranno un giorno nel novero degli aristocratici del dividendo?
Lunedì le più grandi banche statunitensi hanno annunciato piani per pagare agli investitori $2 miliardi di dividendi extra il prossimo trimestre
Visualcapitalist, sito di informazione economica finanziaria, ha fatto il punto su quali sono gli aristocratici dei dividendi nel 2021
George Soros una volta disse: "un buon investimento dovrebbe essere noioso". A guardare la volatilità connaturata ai mercati di oggi si direbbe che il mercato non sembra aver colto il significato della massima del magnate ungherese. Spac e criptovalute sono in auge nel portafoglio degli investitori, al contrario di titoli più noiosi ma più affidabili, come gli aristocratici del dividendo: titoli che da almeno 25 anni a questa parte pagano ininterrottamente il dividendo, senza mai averlo rivisto al ribasso. E da un punto di vista di cedola azionaria si fanno sempre più interessanti anche le grandi banche americane.
Come riporta il Financial Times, lunedì le più grandi banche statunitensi hanno annunciato piani per pagare agli investitori $2 miliardi di dividendi extra il prossimo trimestre, dopo che la Federal Reserve ha annunciato di aver allentato le restrizioni sui pagamenti agli azionisti imposte durante la pandemia del Covid-19. La decisione dell'autorità monetaria fa seguito agli stress test eseguiti sui grandi gruppi bancari.
Morgan Stanley ha annunciato che raddoppierà il suo dividendo trimestrale a 70 centesimi per azione e aumenterà la dimensione del suo piano di riacquisto di azioni da 10 miliardi di dollari fino a 12 miliardi. James Gorman, amministratore delegato della banca, ha detto al Ft che Morgan Stanley ha "accumulato un significativo capitale in eccesso negli ultimi anni e ora ha uno dei più grandi buffer di capitale nel settore". Se da una parte sono state solo una manciata di banche quelle che hanno seguito l'esempio della banca newyorkese fronte buyback, sono state diverse quello che lo hanno fatto lato dividendi. Goldman Sachs ha aumentato il suo dividendo a 2 dollari da 1,25 dollari, JPMorgan Chase ha aumentato il suo payout a 1 dollaro da 90 centesimi e Bank of America ha aumentato il suo dividendo a 21 centesimi da 18 centesimi. Wells Fargo, ha raddoppiato il suo dividendo a 20 centesimi, anche se, va detto, il dividendo della banca prima del covid era a 51 centesimi. la banca aveva tagliato il dividendo un anno fa da 51 centesimi. Simile a Morgan Stanley, la banca ha detto che ha anche pianificato di spendere circa 18 miliardi di dollari nell'anno che inizia nel terzo trimestre per riacquistare le proprie azioni.
Morgan Stanley ha annunciato che raddoppierà il suo dividendo trimestrale a 70 centesimi per azione e aumenterà la dimensione del suo piano di riacquisto di azioni da 10 miliardi di dollari fino a 12 miliardi. James Gorman, amministratore delegato della banca, ha detto al Ft che Morgan Stanley ha "accumulato un significativo capitale in eccesso negli ultimi anni e ora ha uno dei più grandi buffer di capitale nel settore". Se da una parte sono state solo una manciata di banche quelle che hanno seguito l'esempio della banca newyorkese fronte buyback, sono state diverse quello che lo hanno fatto lato dividendi. Goldman Sachs ha aumentato il suo dividendo a 2 dollari da 1,25 dollari, JPMorgan Chase ha aumentato il suo payout a 1 dollaro da 90 centesimi e Bank of America ha aumentato il suo dividendo a 21 centesimi da 18 centesimi. Wells Fargo, ha raddoppiato il suo dividendo a 20 centesimi, anche se, va detto, il dividendo della banca prima del covid era a 51 centesimi. la banca aveva tagliato il dividendo un anno fa da 51 centesimi. Simile a Morgan Stanley, la banca ha detto che ha anche pianificato di spendere circa 18 miliardi di dollari nell'anno che inizia nel terzo trimestre per riacquistare le proprie azioni.

Tuttavia nessuna di queste banche rientra tra gli aristocratici del dividendo statunitensi, 65 titoli rappresentati nell'indice S&P500 Dividend Aristocrats. Queste società sono accumunate dal fatto che i loro dividendi per azione sono cresciuti per almeno di 25 anni di seguito e dunque sono l'ideale per chi cerca un investimento non troppo rischioso, ma dai buoni rendimenti. Alcuni studi mostrano che i dividendi rappresentano addirittura oltre il 50% dei rendimenti.
I 65 titoli Dividend Aristocrat sono suddivisi in 11 settori. Il più rappresentato è quello industriale, con all'attivo 14 società, che offrono un rendimento medio dell'1,6% e una durata della crescita dei dividendi di 43 anni. Tra i titoli popolari in questo settore ci sono 3M e Caterpillar.
Segue il settore Consumer Defensive, presente con 13 aziende tra cui Clorox, Target, Pepsi e Procter & Gamble. Il rendimento medio è del 2,2%, con una durata media crescente di 49 anni.
Il rendimento più alto per settore appartiene invece all'Energy. Chevron e Exxon Mobil, le uniche due società tra i 65 ad appartenere al settore energetico, pagano infatti un dividendo medio del 5,5%. La loro presenza nell'indice anche nei prossimi anni non è così certa come in passato, con il prezzo del petrolio sempre più volatile e sotto la pressione di nuovi fonti di energia sostenibile. La Exxon, a seguito di perdite record, è stata cacciata dal Dow Jones Industrial Average l'anno scorso.
Infine il settore che da più garanzie è il Consumer Cyclical, che risulta avere il primato in termini di anni consecutivi di aumento del dividendo. In media gli aristocratici operanti in questo settore - tra cui Lowe's e McDonald's - hanno aumento il loro dividendo per 50 anni, di fila.
I 65 titoli Dividend Aristocrat sono suddivisi in 11 settori. Il più rappresentato è quello industriale, con all'attivo 14 società, che offrono un rendimento medio dell'1,6% e una durata della crescita dei dividendi di 43 anni. Tra i titoli popolari in questo settore ci sono 3M e Caterpillar.
Segue il settore Consumer Defensive, presente con 13 aziende tra cui Clorox, Target, Pepsi e Procter & Gamble. Il rendimento medio è del 2,2%, con una durata media crescente di 49 anni.
Il rendimento più alto per settore appartiene invece all'Energy. Chevron e Exxon Mobil, le uniche due società tra i 65 ad appartenere al settore energetico, pagano infatti un dividendo medio del 5,5%. La loro presenza nell'indice anche nei prossimi anni non è così certa come in passato, con il prezzo del petrolio sempre più volatile e sotto la pressione di nuovi fonti di energia sostenibile. La Exxon, a seguito di perdite record, è stata cacciata dal Dow Jones Industrial Average l'anno scorso.
Infine il settore che da più garanzie è il Consumer Cyclical, che risulta avere il primato in termini di anni consecutivi di aumento del dividendo. In media gli aristocratici operanti in questo settore - tra cui Lowe's e McDonald's - hanno aumento il loro dividendo per 50 anni, di fila.