A inizio gennaio, in una lettera ai leader del Congresso, il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha annunciato che il 19 gennaio gli Stati Uniti raggiungeranno il tetto del debito pubblico, pari a 31.381.000 miliardi di dollari, e saranno costretti ad adottare “misure straordinarie” per preservare la liquidità dei conti pubblici. Di cosa si tratta e perché preoccupa gli investitori? Ubs Wealth Management ha risposta a queste e altre domande.
Che cos’è il tetto sul debito?
Il tetto del debito è un limite legale all’ammontare complessivo di debito che il governo degli Stati Uniti può accumulare. Il limite si applica a quasi tutto il debito federale, compreso quello detenuto dal pubblico e quello che il governo degli Stati Uniti deve a sè stesso, come i titoli detenuti nei fondi fiduciari della previdenza sociale e di Medicare.
L’aumento del tetto del debito autorizza nuove spese?
No, l’aumento del limite del debito consente semplicemente al governo di pagare le fatture correnti e di spendere ciò che il Congresso ha già autorizzato e stanziato.
Cosa sono le “misure straordinarie” di cui parla Yellen?
Il Dipartimento del Tesoro può utilizzare una serie di manovre contabili e di gestione della liquidità per evitare di andare in default sul debito una volta raggiunto il tetto. In passato, queste manovre hanno incluso l’interruzione dei contributi dei datori di lavoro ai fondi pensione statali e il riscatto dei titoli del Tesoro detenuti in una serie di conti di risparmio per la pensione dei dipendenti federali. Il Tesoro può anche chiudere temporaneamente lo sportello titoli degli Stati e degli enti locali.
Cos’è la data X?
Il primo giorno in cui il Dipartimento del Tesoro non può più onorare interamente e puntualmente le proprie obbligazioni viene definito “data X”. In altre parole, questo è il giorno in cui le manovre contabili non sono più sufficienti a soddisfare gli obblighi di spesa quotidiani, rendendo necessario un aumento del tetto del debito e un ulteriore finanziamento del deficit per evitare un default.
Quale sarebbe l’impatto economico?
L’impatto macroeconomico sarebbe profondo. I titoli del Tesoro USA costituiscono la base per la valutazione di altri titoli a reddito fisso. Ciò comporterebbe che o prezzi della maggior parte degli altri strumenti a reddito fisso non sarebbero più legati al prezzo dei Treasury statunitensi. Le perturbazioni che ne deriverebbero farebbero aumentare bruscamente il costo del capitale per i mutuatari, distorcerebbero i mercati globali dei finanziamenti a breve termine e minerebbero la fiducia dei consumatori. Anche l’invidiabile posizione del dollaro USA come valuta di riserva globale ne risulterebbe compromessa e la crescita economica nazionale frenata
Come si dovrebbero comportare gli investitori?
Secondo Ubs Wealth Management, la probabilità di un vero e proprio default è piuttosto bassa. Nonostante le controversie politiche che abitano il Congresso, la banca svizzera ritiene che alla fine prevarrà il buon senso. Per gli investitori la raccomandazione è quella di scontare il rischio e rimanere investiti in base ai loro obiettivi finanziari a lungo termine.