La Fed ha tagliato il saggio di sconto di 25 punti base, portandoli così nella forchetta fra l’1,75 e il 2%, con una votazione di 7 a 3. E’ il secondo taglio dopo quello di fine luglio, il primo da dieci anni a questa parte
Non tutti però sono contenti. C’è chi dice infatti che “i dati macroeconomici statunitensi non potrebbero essere meno favorevoli a un taglio dei tassi”. E chi addirittura avrebbe voluto “di più”
Il petrolio e i tassi Usa
Del resto, per la terza seduta consecutiva, i rendimenti dei Treasury trattavano in calo (in chiusura di giornata il 17/09/2019 trattava all’1,805%). Gli investitori, in attesa della decisione di Powell, si aspettavano proprio un taglio di 25 punti base del costo del denaro.
Non tutti però sono contenti. Chris Rupkey infatti, capo economista finanziario di Mufg, alla vigilia della riunione conclusiva della Fed diceva che “i dati macroeconomici statunitensi non potrebbero essere meno favorevoli a un taglio dei tassi”. Gli Usa hanno “un’indice dei prezzi al consumo ai massimi livelli dalla fine della recessione e vendite al dettaglio in crescita”.
E c’era naturalmente chi avrebbe voluto di più. Rick Rieder di BlackRock si aspettava il taglio di 25 punti base, ritenendo però che l’istituto dovesse “fare di più”. “Penso che descriveranno il taglio come un aggiustamento di metà ciclo. E credo che dovrebbero ridurre il costo del denaro di 50 punti base, raggiungendo il punto di equilibrio”. Per Rieder la Banca centrale americana avrebbe potuto inoltre concentrarsi sulla parte a breve termine della curva dei Treasury, realizzando un qualche tipo di programma di allentamento quantitativo, come fatto in precedenza, per aumentare il bilancio. “Il sistema finanziario è una parte molto importante dell’economia e qualora dovessero verificarsi problemi in questo settore, ci sarebbero maggiori possibilità di una recessione”, precisava l’analista.
Su tutti, lo scontento di Donald Trump, che in un tweet fa sapere di che “J. Powell e la Federal Reserve hanno fallito di nuovo. Nessun coraggio, nessun buonsenso, nessuna visione! Un pessimo comunicatore!”.