L’invecchiamento della popolazione, trainato anche dalla rivoluzione tecnologica, ha portato a progressi esponenziali nella sanità. Ma è solo uno dei megatrend demografici in atto a livello mondiale
La popolazione mondiale sta anche crescendo a livello numerico oltre che anagrafico, ma in modo disomogeneo: le Nazioni Unite prevedono un incremento della popolazione dai 7,7 miliardi attuali a 9,7 miliardi nel 2050, ma metà di questa crescita proverrà da soli 9 Paesi, di cui 8 in via di sviluppo
Ma siccome l’accordo di Parigi e i recenti rapporti sul clima hanno rimesso l’ambiente in cima all’agenda politica, ci sarà un crescente bisogno di un ambiente più sostenibile, anche per la maggiore influenza delle Generazioni Y e Z, che rappresenteranno il 75% della popolazione attiva nel 2051 e contribuiranno maggiormente alla crescita del Pil nei prossimi 5-15 anni (fonte: McKinsey).
Un altro trend importante a livello demografico è lo stile di vita meno salutare che adottiamo, che si riflette sull’aumento dei tassi di obesità, che a sua volta incrementa il numero di persone con diabete di tipo 2 e con malattie cardiovascolari di base, trainando la domanda di farmaci contro obesità e diabete.
Un altro megatrend importante è l’aumento dell’urbanizzazione: i dati delle Nazioni Unite certificano che fino al 2009 la popolazione residente delle aree rurali superava quella delle aree urbane, mentre oggi il 55% della popolazione mondiale vive in città, e la percentuale è destinata a salire al 70% entro il 2050, con una forte crescita in Asia e Africa, e in particolare in Cina, India e Nigeria.
nome indicano di investire nei segmenti più innovativi dell’healtcare e utilizzando i termini “demography”, “ageing” e “silver age” per le altre categorie. Il raggruppamento dei fondi è diverso da quello utilizzato da Morningstar – Dati in euro aggiornati al 3 giugno 2021 – Fonte: Morningstar Direct
Alcuni settori sono meglio posizionati per beneficiare dei megatrend demografici summenzionati. Massimo Massimilla, Partner e CIO Alternative Strategies di Albemarle Asset Management, spiega: “All’interno di un portafoglio azionario, la silver economy è un tema interessante, data la costante e visibile crescita di medio-lungo termine garantita dal trend di invecchiamento della popolazione. Tra i settori con maggiore esposizione al tema vi sono quelli legati alla salute (Farmaceutico, Biotech Medical Equilpment, Healthcare Services), ma anche Consumer Discretionary, Real Estate, Travel & Leisure”.
In merito al settore healthcare Luca Giorgi, Direttore Commerciale Italia, BlackRock iShares and Wealth, aggiunge: “Se guardiamo al posizionamento del settore nel panorama mondiale degli investimenti, resta confermato il ruolo di strumento difensivo del comparto all’interno del portafoglio, adatto a diminuire il rischio complessivo dell’investimento. Tuttavia, come conseguenza della disruption tecnologica di alcuni segmenti, in certi casi l’andamento tende a essere un po’ più ciclico”.
All’interno del settore healthcare, Jon Stephenson, Fund Manager di Bnp Paribas Asset Management, vede opportunità in particolare nelle aziende: biofarmaceutiche innovative, che utilizzano i big data, orientate alle tecnologie di monitoraggio da remoto, che puntano su dispositivi medici on-body, consentono interventi chirurgici meno invasivi e forniscono strumenti e servizi all’industria biotecnologica.
Ma in una visione più ampia, “altri settori possono beneficiare del tema dell’invecchiamento della popolazione: il tempo libero, le assicurazioni, le pensioni e i prodotti farmaceutici”, afferma Anu Narula, Head of Global Equities di Mirabaud AM.
Per cavalcare il megatrend delle Generazioni Y e Z, per Lorenzo Biasio, Equity Analyst Healthcare di Credit Suisse, “sono più adatti i settori del consumo, dei servizi IT e di comunicazione”. Alexandre Taïeb, Portfolio Manager di Sycomore AM, parte della piattaforma multi-boutique di Generali Investments, menziona anche i settori “energie rinnovabili, il segmento smart food tra i beni di consumo, il fintech, o ancora i pagamenti digitali e la telemedicina nel più ampio ambito della salute.
E, all’interno dei settori, sarà importante orientarsi verso le aziende che garantiscono la migliore gestione della forza lavoro”. Il trend della sostenibilità ambientale invece richiede “investimenti massicci in diversi settori e sottosettori, come i materiali da costruzione e i beni strumentali (aziende attive, tra l’altro, in prodotti isolanti, energia alternativa, gestione dell’acqua e materiali da costruzione) e la tecnologia (infrastrutture di connettività, come il 5G, le smart city, ecc.)”, precisa Theany Bazet, Fund Manager Thematic Equity di Candriam. A suo parere, una popolazione mondiale più ricca, in particolare la classe emergente media asiatica, “è di supporto per le aziende che si occupano di beni di consumo discrezionali (beni e servizi di lusso), tecnologia e servizi di comunicazione (hardware e software elettronici, servizi di streaming, social media, e-commerce ecc.)”.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di luglio-agosto 2021)