AAA cercasi rendimento: secondo la banca d’affari Usa Morgan Stanley gli investitori, nei prossimi 10 anni, dovranno aspettarsi ritorni dimezzati
In base alle stime di Morgan Stanley, gli investitori nei prossimi 10 anni possono aspettarsi guadagni annuali del 2,8%
I ritorni registrati negli ultimi 20 anni annualmente su un fondo che invese – in dollari – in titoli dello S&P 500, spiega Morgan Stanley, sono stati di circa il 4,9%
L’era dei guadagni, nel mondo dei fondi tradizionali, è ufficialmente finita. L’ultima a stimare che i portafogli degli investitori sono destinati a tempi di magra è
Morgan Stanley. Nel report
What Will Markets Return? 2019 Edition la
banca d’affari Usa spiega come
un ambiente di debole crescita economica e di inflazione, associato a
bassi rendimenti obbligazionari, faccia presagire
rendimenti “anemici” nel prossimo decennio.
Le stime di Morgan Stanley si riferiscono all’andamento di un fondo ‘tradizionale’, o bilanciato, che investe circa il 60% nell’azionario e il 40% nell’obbligazionario. Secondo la banca di New York, in un orizzonte temporale di 10 anni un fondo simile può aspettarsi guadagni annuali del 2,8%, circa la metà della media registrata negli ultimi 20 anni.
Rendimenti annualizzati attesi per investitori in dollari – Morgan Stanley
Gli strategist della società hanno basato le loro stime sui ritorni annuali misurati per l’
indice S&P 500 e i Treasuries a 10 anni. Il confronto con il 2,8% atteso sull’azionario Usa, per investitori in dollari, è infelice, se si pensa che
lo S&P 500 restituisce circa il 4,9% annuo e i Treasury a scadenza decennale garantiscono il 2,1% l’anno.
Non solo i rendimenti saranno inferiori a quelli a cui gli investitori sono abituati, ma il calo dei rendimenti anche dei titoli sovrani indebolirà la capacità dei titoli obbligazionari di compensare il picco dell’azionario. “Le prospettive sui ritorni per il prossimo decennio sono deludenti”, scrivono gli strategist di Morgan Stanley.
“Gli investitori devono affrontare orizzonti più bassi e piatti rispetto ai decenni precedenti, e in particolare rispetto ai 10 anni post crisi finanziaria, quando i prezzi delle attività di rischio sono stati sostenuti da straordinarie politiche monetarie”. Politiche messe in atto dalle banche centrali e che oggi, sottolineano gli analisti “stanno per essere che sono in procinto di essere sgonfiate”.
Per Morgan Stanley, questo significa che:
- “Senza leva finanziaria, i massimi rendimenti raggiunti saranno bassi rispetto alla media storica (pari a circa la metà dei rendimenti degli ultimi 30 anni);
- Gli investitori dovranno accettare una volatilità molto più elevata per ottenere piccole unità di rendimento incrementali”.
Uno “scenario simile” sarà quello che dovranno affrontare anche gli investitori europei, conclude Morgan Stanley.
In base alle stime di Morgan Stanley, gli investitori nei prossimi 10 anni possono aspettarsi guadagni annuali del 2,8%I ritorni registrati negli ultimi 20 anni annualmente su un fondo che invese – in dollari – in titoli dello S&P 500, spiega Morgan Stanley, sono stati di circa il 4,9%
L’era …
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