Dopo aver vissuto il peggior inizio d’anno dal 1975, gli investitori sono entrati nel terzo trimestre con la speranza che, almeno in parte, le perdite registrate nei mesi precedenti si attenuassero. Così non è stato, con Wall Sreet e le altre borse, che dopo aver dato una parvenza di potersi rialzare, hanno continuato la loro corsa al ribasso. In questo frangente gli investitori hanno puntato sulle azioni ad elevato beta, ovvero le azioni più sensibili ai movimenti dei mercati. Per Msci non è stata una scelta ottimale.
Perfomance poco convincenti
L’accelerazione dell’inflazione core annuale statunitense al 6,3% in agosto ha infatti portato a una brusca flessione della performance dei titoli ad alto beta, dando al contempo energia ai titoli momentum. Secondo la società di ricerca non c’è da meravigliarsi. In un contesto di forti ribassi – le azioni globali sono scese del 6,7% nel terzo trimestre del 2022, mentre le azioni dei mercati emergenti hanno registrato il peggior ribasso dall’inizio della pandemia, con un -36,2% da febbraio – e di alta volatilità infatti questi titoli storicamente non restituiscono performance convincenti.
L’andamento storico
Come dimostra la storia recente, infatti i titoli con un beta elevato sono stati vulnerabili ai rapidi cambiamenti delle condizioni di mercato. Msci ha esaminato quasi 30 anni di dati storici per illustrare i differenziali di performance dei titoli ad alto beta rispetto a quelli a basso beta in diversi cicli economici. Come mostra il grafico seguente, tale differenziale tende a esacerbarsi durante i periodi di crisi contribuendo alla volatilità del portafoglio.
Gli etf più esposti al beta
Il Crowding Model di Msci indica inoltre che l’high beta è il fattore più affollato in questo momento, con livelli non troppo distanti da quelli visti nella bolla tecnologica dei primi anni 2000. Questo potrebbe mettere ulteriormente in dubbio la persistenza di performance dei titoli ad alto beta. L’implicazione per gli investitori potrebbe essere quella di avere un’esposizione ai titoli high-beta senza rendersene conto. Msci ha elencato i 10 principali etf (con Aum superiore a 5 miliardi di dollari) che presentano l’esposizione beta più elevata. Si tratta di etf orientati alla crescita e alla tecnologia.