In un’intervista al Financial Times, il capo economista della Bce, Philip Lane, ha rimarcato che l’Eurotower non permetterà un aumento prematuro dei tassi di interesse. L’obiettivo è infatti assicurare che i rendimenti rimangano allineati alle condizioni economiche
Il capo economista della Bce, Philip Lane, intervistato dal Financial Times, ha evidenziato l’importanza di guardare alla parte lunga della curva dei rendimenti
Lane ha ribadito che non si tratta di controllare la curva mantenendola a un valore fisso, in quanto “nel tempo la relazione tra livelli dei tassi appropriati e inflazione evolverà”
“Il nostro obiettivo è assicurarci che la curva dei rendimenti, che ricopre un ruolo importante nel determinare le condizioni generali di finanziamento, non precedano l’andamento economico”. Lo ha affermato in un’intervista al Financial Times il capo economista della Bce Philip Lane, sottolineando l’importanza di guardare alla parte lunga della curva non concentrandosi solo sui tassi a breve termine. I mercati finanziari anticipano e quindi potrebbero determinare un irripidimento della curva “che non favorisce il mantenimento del progresso in termini di dinamica dell’inflazione” ha osservato Lane.
La scorsa settimana, la Banca Centrale Europea ha annunciato che nel prossimo trimestre accelererà “significativamente” gli acquisti di bond nell’ambito del Pepp (il cui ammontare rimarrà invariato) “allo scopo di evitare un inasprimento delle condizioni di finanziamento incompatibile con il contrasto dell’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”.
Nell’intervista all’Ft, il capo economista della Bce è tornato a parlare delle tanto discusse “condizioni favorevoli” che l’Eurotower si è impegnata a mantenere, spiegando che la valutazione di queste è “dinamica” e che non si tratta di controllare la curva dei rendimenti mantenendola a un valore fisso, in quanto “nel tempo la relazione tra livelli dei tassi appropriati e inflazione evolverà”.
Lane ha inoltre ribadito che c’è ancora spazio per tagliare i tassi di interesse al di sotto dell’attuale livello (-0,5%), anche se per ora la priorità rimane quella di utilizzare l’acquisto di obbligazioni per mantenere bassi i tassi di interesse a più lungo termine.
Un’ampia ripresa all’orizzonte
A causa della diversa natura della crisi pandemica, l’impatto sull’economia sarà “più contenuto” rispetto a quello della crisi finanziaria del 2008. Stando alle ultime previsioni della Bce, il pil dell’eurozona dovrebbe infatti tornare ai livelli pre-covid a metà del 2022. Una volta ritirate le misure di salute pubblica (da cui deriva gran parte del calo della produzione) e contenuto il virus è attesa una ripresa “molto ampia” ha evidenziato Lane, citando come esempio il rimbalzo registrato nel terzo trimestre dello scorso anno con l’allentamento delle misure restrittive e livelli di contagio “relativamente bassi”. Tuttavia, ha precisato il capo economista, per quei settori in cui l’impatto sui bilanci delle aziende è stato particolarmente pesante (es. alberghiero ed aereo) ci vorrà del tempo prima di tornare alla normalità in termini di “capacità finanziaria”.
Il capo economista della Bce, Philip Lane, intervistato dal Financial Times, ha evidenziato l’importanza di guardare alla parte lunga della curva dei rendimentiLane ha ribadito che non si tratta di controllare la curva mantenendola a un valore fisso, in quanto “nel tempo la relazione tra livelli dei…
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