Italia: la ricchezza degli over 65

24.7.2020
Tempo di lettura: 2'
Si parla sempre di sostenibilità del sistema pensionistico e di come ci siano sempre più persone inattive nel mondo del lavoro. Quello che però molto spesso si sottovaluta è l'economia che gli over 65 generano e fanno muovere
I consumi dei pensionati danno vita ad un'occupazione di 5,642 milioni di persone e un Pil complessivo pari a oltre 417 miliardi
La condizione economica degli over 65 non solo è sopravvissuta meglio alla crisi economica, ma è aumentata
304,7 miliardi di euro di consumi e un Pil complessivo di oltre 417 miliardi. Questo quanto muovono gli over 65 italiani, secondo uno studio condotto dall'Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate dedicato alla silver economy di Itinerari previdenziali.
I dati mostrano come gli over 65 rappresentino una parte fondamentale per l'economia italiana. Partendo da un reddito familiare lordo di 27.178 euro, rivalutato in moneta 2020 e se si considera un'imposta media al netto delle detrazioni e deduzioni del 25%, si ottiene un reddito pari a 20.383,5 euro. Se a questi si somma la ricchezza mobiliare si arriva a 22.104,5, senza considerare il patrimonio immobiliare. Essendo gli over 65, nel 2019, 13.784.000 (dato Istat) e supponendo che l'intero reddito sia destinato ai consumi di ogni genere, lo studio ipotizza che il totale dei consumi degli over 65 sia pari a 304,7 miliardi. Ma non solo questa fetta della popolazione genera occupazione per 5,642 milioni di persone.
Il patrimonio immobiliare è la più grande ricchezza per gli over 65. Lo studio evidenzia infatti come per ogni residente over 65 ci siano 0,69 proprietari di case. Inoltre le case degli over 70 sono anche quelle che hanno il valore stimato di mercato medio più alto in assoluto, oltre 200mila euro. Tuttavia questi immobili nella maggior parte dei casi sono spesso troppo grandi per i bisogni degli over 65, il che genera uno spreco in termini di spazio. Inoltre molto spesso c'è anche indisponibilità a venderli, per varie motivazioni che hanno spesso una base principalmente affettiva, il che pone un freno a un impiego fruttuoso di questi patrimoni.

Per quanto riguarda invece il patrimonio finanziario la situazione è ancora positiva. Partiamo dal fatto che le famiglie over 65 sono le meno indebitate. O meglio, il debito finanziario per ragioni professionali è praticamente nullo, mentre quando è presente spesso è dovuto a ragioni familiari, legati al sostegno dei figli e dei nipoti. “La solidità patrimoniale di questi soggetti è anche dimostrata dal rapporto del debito medio sul reddito medio al 42%, la metà della fascia 55-64, mentre quelle più giovani oscillano tra il 138% e il 196%. L'altro dato curioso è quello della quota del patrimonio finanziario attualmente liquida sui conti correnti: il 16,5% degli over 65 lascia tutto il patrimonio sul conto corrente, mentre l'9,9% lascia una parte tra il 50% e il 99%, cifre che testimoniano grandi quantità di denaro immobili nei conti correnti, e che quindi possono essere investiti generando valore”, si legge nel report.
A questo si aggiunge anche il fatto che la condizione economica degli over 65 non solo è sopravvissuta meglio alla crisi del 2008-2009, rispetto alle altre fasce di età, ma è l'unica ad essere aumentata. Già nel 2016 si poteva notare questo trend. Allora gli over 65 erano l'unico settore ad aver visto crescere la propria ricchezza netta famigliare media, rispetto a 10 anni prima.

La ricchezza degli over 65
Il patrimonio immobiliare è la più grande ricchezza per gli over 65. Lo studio evidenzia infatti come per ogni residente over 65 ci siano 0,69 proprietari di case. Inoltre le case degli over 70 sono anche quelle che hanno il valore stimato di mercato medio più alto in assoluto, oltre 200mila euro. Tuttavia questi immobili nella maggior parte dei casi sono spesso troppo grandi per i bisogni degli over 65, il che genera uno spreco in termini di spazio. Inoltre molto spesso c'è anche indisponibilità a venderli, per varie motivazioni che hanno spesso una base principalmente affettiva, il che pone un freno a un impiego fruttuoso di questi patrimoni.
Per quanto riguarda invece il patrimonio finanziario la situazione è ancora positiva. Partiamo dal fatto che le famiglie over 65 sono le meno indebitate. O meglio, il debito finanziario per ragioni professionali è praticamente nullo, mentre quando è presente spesso è dovuto a ragioni familiari, legati al sostegno dei figli e dei nipoti. “La solidità patrimoniale di questi soggetti è anche dimostrata dal rapporto del debito medio sul reddito medio al 42%, la metà della fascia 55-64, mentre quelle più giovani oscillano tra il 138% e il 196%. L'altro dato curioso è quello della quota del patrimonio finanziario attualmente liquida sui conti correnti: il 16,5% degli over 65 lascia tutto il patrimonio sul conto corrente, mentre l'9,9% lascia una parte tra il 50% e il 99%, cifre che testimoniano grandi quantità di denaro immobili nei conti correnti, e che quindi possono essere investiti generando valore”, si legge nel report.
A questo si aggiunge anche il fatto che la condizione economica degli over 65 non solo è sopravvissuta meglio alla crisi del 2008-2009, rispetto alle altre fasce di età, ma è l'unica ad essere aumentata. Già nel 2016 si poteva notare questo trend. Allora gli over 65 erano l'unico settore ad aver visto crescere la propria ricchezza netta famigliare media, rispetto a 10 anni prima.